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Cronaca

Striscia la notizia: "Rispediamo il tapiro al mittente, abbiamo detto la verità"

Il tg satirico risponde alle precisazioni arrivate dalla procura della Repubblica di Monza

"Striscia la notizia" rispedisce il tapiro alla procura della Repubblica di Monza. Con un comunicato stampa il tg satirico precisa alcuni punti della vicenda che aveva denunciato il 25 aprile quando aveva raccontato che Rebecca Staffelli, figlia dell'inviato Valerio Staffelli, era stata presa di mira dal rapper villasantese Mr. Rizzus (all'anagrafe Simone Rizzuto) con frasi violente e volgari. La giovane aveva presentato regolare denuncia chiedendo, attraverso i suoi legali, la rimozione di quei video dal web e che venissero presi provvedimenti per la tutela della ragazza. Ma la procura della Repubblica di Monza avrebbero chiesto l'archiviazione del provvedimento perché, secondo quanto documentato e denunciato da Staffelli "non sono emersi elementi utili per l'identificazione del responsabile". 

Il processo rinviato a gennaio 2023

Il giorno dopo il procuratore Claudio Gittardi aveva spiegato che Simone Rizzuto, in arte Mr Rizzus, era già stato identificato in seguito alla denuncia del 21 novembre 2019 e che il processo sarebbe iniziato a gennaio 2023. "Non c'è stata nessuna archiviazione: c'è stato un rinvio a giudizio - aveva spiegato il procuratore Gittardi a MonzaToday -. La richiesta di archiviazione che è stata mostrata riguarda uno stralcio della denuncia". Si tratta dell'archiviazione delle accuse relative alle minacce e alle accuse relative alla presunta violazione dell'articolo 414 del codice penale (Istigazione a delinquere) per le frasi offensive contenenti riferimenti alle forze dell'ordine. Oltre ai riferimenti alla figlia di Staffelli contenuti in alcuni testi delle canzoni, Rizzuto aveva pubblicato su Instagram una stories con un questionario che conteneva riferimenti offensivi e violenti alla giovane. Per la vicenda - che come risulta dai riscontri non è stata archiviata - c'è anche la data di inizio del procedimento penale: 25 gennaio 2023. E se c'è un tapiro da consegnare non potrà dunque essere per gli uffici di via Solera. 

"Striscia" restituisce il tapiro

Ma "Striscia la notizia" rimanda il tapiro in via Solera.  "Abbiamo appreso da Rebecca Staffelli, figlia del noto inviato, gli esiti delle verifiche svolte dal suo difensore presso il tribunale di Monza, relative al processo penale contro Simone Rizzuto (alias Mr. Rizzus) per il reato di diffamazione - si legge nella nota ufficiale inviata dall'ufficio stampa di 'Striscia la Notizia' -. A questo punto riteniamo di dover scherzosamente restituire al mittente il tapiro che metaforicamente ci era stato consegnato dal procuratore dottor Gittardi. Innanzitutto, è emerso che non risulta registrata la nomina dell’avvocato difensore di Rebecca. Eppure, proprio quest’ultimo, nella sua veste di difensore, aveva ricevuto l’avviso della richiesta di archiviazione, cui si era opposto con atto scritto e depositato. Non c’è alcuna traccia né di tale atto di opposizione né della fissazione della conseguente udienza davanti al gip".

"Abbiamo detto la verità"

"Però si tratta esattamente del procedimento penale di cui abbiamo parlato nel servizio del 25  aprile - si legge nel comunicato -. In quel procedimento erano invece state rese oggetto di querela tre distinte ipotesi di reato: minacce, istigazione a delinquere e diffamazione. Le prime due fattispecie, le più gravi, sono inspiegabilmente rimaste prive di seguito, nonostante la procura, quando ancora il procedimento pendeva contro ignoti, avesse iscritto tale procedimento anche per minacce e istigazione a delinquere. Insomma, ci domandiamo come sia possibile che da un lato la procura chieda l’archiviazione per essere rimasto ignoto l’autore del fatto ed ignota la sorte dell’opposizione e, dall’altro, la stessa procura abbia invece identificato il responsabile e chiesto il relativo giudizio, restando invece paradossalmente ignoto il difensore di Rebecca Staffelli".

I video ancora in rete

Intanto le rime violente del trapper villasantese sono ancora in rete. "Sono tre anni che Rebecca aspetta una qualche giustizia dopo che ha denunciato la gravità delle rime di Mr. Rizzus che purtroppo, però, nonostante incitino alla violenza contro una donna e la offendano nel modo più triviale, sono ancora disponibili on line alla mercè di tutti, giovanissimi inclusi, e ciò con buona pace delle ragioni che hanno ispirato la riforma del codice rosso - conclude il comunicato stampa di 'Striscia la notizia' -. A questo punto, quindi, come dicevamo, non possiamo fare altro che restituire al mittente l’immeritato tapiro".

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