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Cronaca Villa Reale / Viale Regina Margherita

Unesco, Forum Cultura a Firenze. La Cappellini attacca il governo

In un emendamento al decreto su cultura e spettacolo spunta la frase sul forum "che si terrà a Firenze": l'assessore alla cultura in Lombardia s'infuria

Monza rischia di essere "scippata" del Forum Mondiale della Cultura organizzato dall'Unesco, che si sarebbe dovuto tenere nella nostra città in previsione di Expo 2015. Ma adesso il governo sarebbe pronto a spostarlo a Firenze, con un contributo di 400 mila euro. Lo denuncia l'assessore lombarda alla cultura Cristina Cappellini.

La norma che di fatto determina lo spostamento da Monza a Firenze è contenuta in un emendamento al decreto Bray, firmato dal ministro dei beni culturali e ora in discussione al Senato. In realtà l'ex vicesindaco di Renzi, Dario Nardella, aveva già anticipato che Firenze aveva "strappato" un accordo verbale con l'Unesco attraverso il sottosegretario agli esteri Mario Giro. La notizia era di fine agosto. A Repubblica Nardella aveva spiegato che "non c'è da dormire sugli allori perché il Forum è ambito, e l'accordo verbale va tradotto al più presto in atti ufficiali".

Detto fatto: i parlamentari fiorentini hanno stilato un emendamento al decreto, firmato dalla senatrice del Pd Rosa Maria Di Giorgi, secondo cui "per l’organizzazione e lo svolgimento del Forum mondiale Unesco sulla cultura e sulle industrie culturali, che si terrà a Firenze nel 2014, è autorizzata la spesa di euro 400.000". Ed ecco scritto, nero su bianco, dove si terrà il Forum.

"Il decreto Bray si potrebbe chiamare decreto Renzi", attacca la Cappellini: "Come da tradizione (Monza ha ospitato il Forum nel 2009 e nel 2011, n.d.r.), e come da accordi con l'Unesco, il Forum si doveva tenere a Monza in concomitanza con Expo 2015. Il governo e la maggioranza hanno invece deciso di spostarlo a Firenze senza nemmeno coinvolgere le istituzioni lombarde di riferimento e per di più con un generoso contributo di 400 mila euro", mentre per le due precedenti edizioni i soldi erano arrivati dalla regione e non dallo stato. Ma c'è di più: secondo la Cappellini, nel decreto non si risolve l'equiparazione degli enti della cultura alle amministrazioni pubbliche: "Ciò rischia di affossare i teatri stabili, realtà virtuosa in Lombardia".

L'assessore chiede ora ai sindaci di Milano e Monza una presa di posizione presso il governo. "Decidano - afferma la Cappellini - se schierarsi dalla parte dei loro territori o degli interessi di altre aree del Paese". E infine, in riferimento ai finanziamenti per il Maggio fiorentino e i Nuovi Uffizi: "Il decreto in questione contiene inoltre tutta una serie di ingenti misure economiche a vantaggio quasi esclusivo del comune e degli enti culturali di Firenze dimenticandosi delle istanze del mondo culturale lombardo".

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