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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

I ladri che rubavano in 26 secondi e le officine amiche per far sparire i pezzi

Arrestati due ladri di furgoni: sono accusati di 7 colpi. Nei guai anche due titolari di autodemolitori

Otto secondi per forzare la portiera. Altri diciotto per mettere in moto. Poco più di un minuto in totale per entrare in azione, colpire e sparire. Lasciando, però, qualche traccia dietro di loro. Due uomini - un 51enne di Bollate e un 53enne di Muggiò - sono stati arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Monza per furto aggravato. 

I due, entrambi con precedenti, sono accusati di aver messo a segno una serie di colpi tra ottobre e gennaio scorso facendo sparire sette furgoni o camion cassonati. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, guidata da Saverio Sica e Antonio Belardo, sono partite proprio a fine ottobre, quando il 51enne e il 53enne avrebbero rubato un mezzo da Sesto San Giovanni, senza accorgersi però che sulla loro testa c'era una telecamera di sicurezza. 

Analizzando le immagini, i militari sono riusciti a "isolare" due macchine che avevano effettuato una serie di passaggi in zona poco prima del blitz e da lì sono arrivati ai due. Il loro modus operandi era collaudato, schematizzato quasi in maniera ossessiva. Su due auto diverse, i presunti ladri uscivano di casa e andavano in giro tra Sesto, il Milanese e la bassa Brianza alla ricerca del bottino. Una volta individuato il furgone, il 51enne parcheggiava la macchina, si avvicinava al mezzo e con uno "spadino" apriva la portiera in meno di 10 secondi. A quel punto alzava il cofano motore e con una centralina, in neanche venti secondi, metteva in moto e spariva. Per un paio di giorni, stando a quanto accertato dagli investigatori, furgoni e camion rubati venivano poi lasciati parcheggiati in strada a Cinisello per essere certi che nessuno li stesse in qualche modo seguendo. Alla fine quegli stessi mezzi venivano portati ad autodemolitori compiacenti - due in zona Comasina sono indagati per ricettazione - che li cannibalizzavano e vendevano i pezzi. 

Con questo copione, il 51enne e il 53enne avrebbero messo a segno almeno sette colpi. L'ultimo a gennaio, quando il più giovane è stato arrestato in flagranza subito dopo aver rubato un mezzo in viale Scarampo, in zona Citylife a Milano. Dopo le manette, l'uomo era stato messo ai domiciliari e ad aprile era finito in una storia di droga che gli era costata un altro arresto. Adesso, con l'ordinanza richiesta dalla procura di Monza, per lui e il complice si sono aperte le porte del carcere. 

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