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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Biassono

Gatto trovato con un cappio di acciaio al collo: Enpa presenta denuncia per maltrattamenti

I fatti sono avvenuti a Biassono. Danton - così è stato ribattezzato il micio - è stato sottoposto a una operazione e ora sta bene

Un gatto con un cappio di acciaio al collo e una profonda ferita che ha reso necessario sottoporre il micio a una delicata operazione. L’Enpa di Monza e Brianza presenterà una denuncia per maltrattamenti e bracconaggio contro ignoti dopo l’episodio avvenuto nei giorni scorsi a Biassono.

Il gatto soccorso

A Biassono (MB), ai confini con Macherio, nella zona della cascina San Giuseppe, vive una colonia felina seguita da una signora. Tra gli “abitanti” quattro mesi fa compare anche un bel micione maschio bianco e tigrato, che viene subito inserito nella lista per essere catturato e successivamente sterilizzato (ENPA sta già facendo delle catture in zona). Il gatto, però, poi misteriosamente “sparisce” e torna solo una settimana dopo con una vistosa e profonda lacerazione al collo, da cui pende un cappio d’acciaio.

La tutrice (o “gattara”) che segue e nutre la colonia contatta immediatamente ENPA di Monza, il gatto viene recuperato e ricoverato al gattile di Monza. La ferita è molto profonda: il cavetto di metallo ha lacerato la carne e vi si è inserito. Come da prassi, viene contattato il veterinario del servizio ATS che, dopo aver sedato il gatto, asporta il cappio di acciaio suturando subito dopo la ferita. Il micio – battezzato “Danton” in gattile - ora sta bene, è stato sterilizzato e a breve verrà reimmesso nella sua colonia.

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La denuncia dell'Enpa

“Questa vicenda però non può finire qui: ENPA di Monza e Brianza, infatti, presenterà nei prossimi giorni una denuncia penale contro ignoti per maltrattamento e bracconaggio. Chiederà inoltre alle forze dell’ordine di controllare la zona nella quale è accaduto questo inquietante episodio”.

"Questi cavi di acciaio" spiegano dall'Ente Nazionale Protezione Animali "purtroppo, vengono usati sempre più spesso dai bracconieri per la cattura di lepri e conigli e sono veri e propri strumenti di tortura e di morte, perché finiscono per strangolare lentamente l’animale imprigionato quando tenta di liberarsi. E le vittime non sono solo lepri e conigli ma anche altri animali, domestici e non. Nel mese di agosto, infatti, le Guardie Zoofile dell'ENPA di Vicenza sono dovute intervenire per salvare due animali rimasti incastrati in due trappole mortali illegali: un gatto di proprietà e un capriolo. La micia fortunosamente è riuscita a salvarsi (il filo l'aveva stretta alla metà del corpo), mentre il povero capriolo, un bellissimo esemplare maschio di circa un anno, è morto impiccato nel tentativo di rompere il cavo".

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