Il giardinetto di Monza dove i bambini giocano in mezzo ai rifiuti
La denuncia di un residente: "Da sette giorni nessuno passa a svuotare i cestini"
Cestini stracolmi di rifiuti e tutt'attorno anche altri sacchetti pieni di immondizia, vestiti abbandonati e persino un paio di stivali. Lì, proprio a pochi metri da dove i bambini si divertono sulle altalene e sulle giostrine da poco tempo installate grazie a un progetto del bilancio partecipativo. Questo è il ritratto dell'area verde di via Fiume a Monza.
Ma i residenti sono esasperati e dopo aver chiamato ieri, giovedì 9 giugno, le Gev (Guardie ecologiche volontarie) sperando in un rapido intervento, questa mattina Pino Saccà - uno dei residenti storici del quartiere di San Rocco - ha deciso di denunciare il problema con foto e video. "Gli operatori ecologici non passano nei giardinetti di via Fiume almeno da sette giorni - spiega -. Abbiamo contattato le Gev che hanno scattato foto e raccolto il problema, ma anche questa mattina non si è visto nessuno. Dei residenti della periferia, e in particolare di quelli che vivono negli alloggi popolari, non interessa nulla a nessuno".
Il giardinetto di via Fiume è proprio nel cuore del quartiere di San Rocco, accanto alle palazzine Aler. Un'importante area verde per il quartiere: un luogo di ritrovo per i bimbi (grazie anche ad alcuni giochi recentemente posizionati), per le famiglie, per gli anziani e anche per qualche studente che il pomeriggio ai tavoli all'ombra degli alberi cerca un po’ di fresco per studiare.
"Naturalmente qualche volta l'inciviltà è per colpa dei vandali - precisa Saccà -. Vandali che ci sono in periferia così come ci sono in centro. Ma questa volta il problema è che da una settimana nessuno passa a pulire e i cestini sono stracolmi". E come è ormai noto il degrado richiama il degrado. "Negli ultimi giorno con la fine della scuola sono state organizzate anche piccole feste ai giardinetti - prosegue -. Mamme e bambini hanno raccolto tutta l'immondizia e non essendoci spazio nel cestino l'hanno lasciata accanto. Ma non è ammissibile che per sette giorni nessuno passi a pulire".