Attacchi hacker a siti istituzionali: 15 persone denunciate
Nei guai sono finiti 14 minorenni: perquisizioni in diverse province tra cui anche Monza e Brianza
Quattordici minorenni sono finiti nei guai in seguito a un’operazione della Polizia Postale coordinata dalle Procure di Roma e Perugia.
L’indagine, denominata “New Generation” ha portato alla luce l’esistenza di una rete di giovanissimi hacker che operava in diverse province del territorio, da Monza a Roma, passando per Milano, Napoli, Ancona, Torino, Modena, Verona, Udine, Brindisi, Teramo e Varese. Gli hacker attaccavano siti istituzionali di enti, istituti scolastici, sindacati o fondazioni mettendoli fuori uso: nel mirino dell’operazione che ha riunito due diverse e articolate indagini condotte dal personale specializzato del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche sono finiti più di 150 attacchi a siti.
Spesso, dopo l’hackeraggio seguiva la rivendicazione dell’incursione telematica e la pubblicazione dei dati sottratti tramite i più noti social network. Quindici persone sono state denunciate: si tratta di quattordici minorenni e di un italiano di 40 anni pregiudicato residente a Torino, individuato come il capo della “crew”. L’uomo ha precedenti per rapina, ricettazione, concorso in associazione per delinquere, lesioni personali, falso in scrittura privata, guida senza patente, porto abusivo di armi ed altri reati e risulta vicino a famiglie camorriste.
I sistemi colpiti in manier maggiore sono quelli legati al mondo dell'istruzione: siti di istituti scolastici, di università e di enti di ricerca senza tralasciare siti istituzionali di Governo, Regioni, Comuni, associazioni di forze di polizia ed imprese private.
Una serie di perquisizioni e sequestri di dati e personal computer sono state effettuate in diverse province e anche a Monza e Brianza: gli accertamenti permetteranno di definire il ruolo dei singoli soggetti all’interno dell’organizzazione.
