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Immigrati: più donne e regolari, più Est Europa, alta scolarizzazione

Il rapporto sull'immigrazione a Monza e Brianza: in drastico calo la clandestinità. Molti vivono in case di proprietà e sono in Italia da più di 10 anni

Sono 76mila gli stranieri presenti nella provincia di Monza e Brianza, con un drastico calo degli irregolari: erano circa 5.400 nel luglio 2012, contro gli oltre 11mila del 2006. In termini percentuali, gli irregolari erano il 23% nel 2006 e sono oggi il 7,1% delle presenze totali. E - dopo tanti anni - per la prima volta si registra nel 2012 una (lievissima) diminuzione delle presenze complessive. Sono alcuni dei numeri del rapporto annuale sui migranti in Brianza, prodotto con la fondazione Ismu e la regione e presentato mercoledì in provincia.

Crescono le donne, che sono ormai il 49,7% del totale contro il 33% circa nel 2006. E arriva dall'Est Europa il 41,7% del totale degli stranieri mentre la nazionalità più presente è quella romena (13mila presenze) seguita da quella marocchina (8.600 presenze). Poi l'Albania, l'Ecuador e l'Ucraina. I migranti moldavi e ucraini vivono prevalentemente da soli, gli albanesi primeggiano tra coloro che vivono in coppia con figli (72,4%) mentre i senegalesi si contraddistinguono per vivere presso parenti o conoscenti. Sette su dieci vivono in alloggi privati.

Alti i livelli di scolarità tra gli immigrati che abitano in Brianza: il 63,4% ha un diploma (contro la media regionale del 59,4%) e il 20% ha una laurea. La religione islamica rimane la più professata: si dichiara musulmano il 38,4% degli immigrati che abitano in Brianza, mentre i cattolici sono il 26,3%.

Le più alte percentuali di lavoro regolare si registrano per Ecuador (77%), Moldavia e Ucraina (70%), nazionalità legate spesso ai lavori di custodia (badanti e collaboratori domestici). Al lavoro di assistenza si dedicano in generale quattro donne su dieci. Tra gli uomini il lavoro più diffuso è quello di magazziniere e operaio generico (quasi due su dieci).

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