Si è sgonfiata l'inchiesta sul sangue infetto al San Gerardo
Le dichiarazioni del dottor Andrea Gori, primario al reparto Malattie Infettive del nosocomio monzese, hanno convinto i giudici
MONZA - Si è sgonfiato lo scandalo del sangue infetto all'ospedale di Monza. Il dottor Andrea Gori, primario del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale San Gerardo, ha chiarito la sua posizione ai pubblici ministeri della Procura cittadina. Il caso era nato da una segnalazione arrivata ai carabinieri di Seregno, che faceva riferimento a presunti prelievi multipli e non necessari da malati. Gori, assistito dall'avvocato Raffaele Della Valle, ha fornito una versione convincente. I prelievi, ha dichiarato, servivano a verificare i miglioramenti intervenuti rispetto al campione originario. Le accuse iniziali per Gori e il suo staff erano di peculato, falso ideologico e materiale e truffa ai danni dello Stato. Dopo i chiarimenti, potrebbero rimanere solo i capi d'imputazione amministrativi legati alla gestione delle cartelle cliniche.