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Incidenti stradali

Ubriaco travolge coppia in moto sulla Valassina poi scappa: morta donna monzese

Chi è la vittima del tragico incidente avvenuto sabato mattina sulla Valassina. Per la donna purtroppo non c'è stato nulla da fare. Arrestato il pirata fuggito via dopo il sinistro: al momento del fermo era in stato di ebbrezza

È Daniela Petroni, sessant'anni, madre e professionista monzese, la vittima del tragico incidente avvenuto nella mattinata di sabato lungo la Valassina all'altezza di Lissone. La donna viaggiava a bordo della Honda Hornet condotta dal marito quando una Ford Fiesta ha tamponato il motociclo, sbalzando la coppia a diversi metri di distanza dal punto dell'impatto. Per la monzese, purtroppo, non c'è stato nulla da fare. La donna in seguito al tamponamento è finita prima contro il parabrezza della Ford poi è stata sbalzata a terra, sull'asfalto. E' invece ancora ricoverato all'ospedale San Gerardo di Monza il marito, che ha riportato contusioni multiple e diverse ferite.

L'incidente e la fuga del pirata

Mentre tra le corsie della Valassina arrivavano i soccorsi del 118 con due ambulanze in codice rosso e l'elisoccorso insieme alle pattuglie della polizia stradale, il conducente del veicolo è sceso dall'auto ed è scappato a piedi. Una fuga durata circa due chilometri da Lissone a Muggio' che è finita poco tempo più tardi quando ad aspettarlo, a casa di un parente, proprio dove si stava dirigendo per trovare rifugio, l'uomo ha trovato i carabinieri della compagnia di Desio che lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio stradale e omissione di soccorso. Un arresto record possibile grazie al dispositivo interforze e alla collaborazione tra le forze dell'ordine, 

La caccia al pirata è scattata subito dopo il sinistro quando gli agenti della Stradale hanno raccolto le testimonianze dei presenti che avevano visto un uomo fuggire e le hanno confrontate con le immagini riprese da alcune telecamere posizionate in zona e ai dati relativi al veicolo, intestato proprio al trentenne sudamericano fermato poco dopo. 

Fondamentale per identificare il responsabile è stata anche la puntuale descrizione dell'abbigliamento indossato, gli stessi abiti che aveva addosso quando rincasando si è trovato di fronte i carabinieri. 

Il fermo sotto casa

L'alcoltest effettuato dagli agenti della polizia stradale ha rivelato che l'uomo al momento del sinistro fosse verosimilmente ubriaco: al momento del fermo aveva in corpo un tasso alcolemico pari a 1.4 g/l, tre volte il limite consentito. Tra i precedenti dell'uomo risulta anche un episodio di guida in stato di ebbrezza e fuga in seguito a sinistro stradale. 

La ricostruzione dell'esatta dinamica del sinistro è ancora al vaglio degli agenti della polizia stradale di Monza e Brianza. Resta da accertare la velocità con cui la Ford procedeva nel tratto dove il limite è di 110km/h. In seguito all'impatto il motore del veicolo è rientrato e l'ipotesi è che l'auto viaggiasse a una velocità superiore rispetto al limite previsto.

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