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Venerdì, 19 Aprile 2024
Incidenti stradali

Dimessi i genitori del piccolo Liam Thomas: i due giovani saranno seguiti da psicologi

Nel drammatico sinistro di domenica 12 novembre ha perso la vita il loro bambino di tredici giorni. Indagini in corso per ricostruire l'esatta dinamica dello schianto

Sono usciti dall'ospedale i due giovani genitori coinvolti nell'incidente di viale Fermi a Monza dove domenica 12 novembre ha perso la vita il loro neonato di appena tredici giorni. I due ragazzi, residenti nel milanese ma di origine sudamericana, dopo il drammatico schianto contro il guard rail lungo viale Fermi all'altezza del sottopasso, erano stati ricoverati in ospedale in gravissime condizioni. La ragazza, 19 anni, neomamma da solo tredici giorni all'epoca dello schianto, era stata ricoverata al Policlinico di Milano mentre il compagno, 20 anni, era finito all'ospedale Niguarda. 

Nelle scorse ore i ragazzi sono stati dimessi e hanno fatto ritorno a casa. Una parte di loro però, inevitabilmente, con la mente è rimasta ferma a quella domanica mattina quando come una famiglia felice, tutti e tre, insieme al piccolo Liam Thomas, erano in auto. Poi è successo qualcosa e la Fiat Punto blu ha sbandato, ha perso improvvisamente il controllo ed è finita contro la barriera con un impatto violentissimo. "Il bambino" avrebbe detto con un filo di voce il giovane papà, ferito dopo lo schianto, all'uomo che per primo ha soccorso la famiglia. E' stato così che il testimone si è accorto del piccolo Liam che stava rigurgitando: l'avrebbe preso in braccio e poi adagiato sul sedile posteriore tra alcune coperte. Proprio qui gli agenti della polizia locale e i soccorsi lo hanno trovato al loro arrivo sul luogo dello schianto. 

Incidente a Monza, morto un bimbo (foto B&V Photographers)

I due ragazzi saranno seguiti da alcuni psicologi per affrontare il trauma e il dolore della perdita del loro bambino. Intanto proseguono le indagini per fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente. Le immagini riprese da una telecamera dell'area che mostrano la sequenza dell'incidente hanno confermato che nessuna altra vettura è stata coinvolta dal sinistro. Gli accertamenti etilometrici effettuati sul sangue del padre alla guida hanno dato essenzialmente esito negativo: il valore di alcol nel sangue non superava 0.5 g/l ma per i neopatentati e i minori di 21 anni - come nel caso del ragazzo - la soglia di tolleranza è inferiore al livello minimo consentito per legge. 

La Procura di Monza, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni gravi, indaga anche sul cellulare del ragazzo che è stato trovato incastrato tra il cruscotto e il parabrezza: si cerca di capire, anche attraverso i tabulati telefonici, se il giovane stesse usando lo smartphone pochi istanti prima dello schianto. Nessuna novità invece per quanto riguarda il testimone che per primo avrebbe soccorso la famiglia e il neonato al quale la polizia locale giorni fa ha rivolto un appello. Secondo il racconto incrociato effettuato dagli altri testimoni ascoltati dalla polizia locale si tratta di una persona al momento ancora sconosciuta, giunta sul posto, a bordo di un furgone bianco. 

Nessuno fino ad oggi si è presentato al comando di via Marsala o ha effettuato una telefonata e chi sia quest'uomo che sembra essere "scomparso" nel nulla è un altro interrogativo ancora senza risposta. 

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