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Incidenti stradali

Uccise 16enne in bici, i risultati della perizia sul conducente

Il 26enne viaggiava a una velocità di appena 10km/h sopra il limite consentito. Già risultato negativo invece il test sull'uso di sostanze stupefacenti e alcol

Sono stati resi noti i risultati del test effettuato sul conducente che lo scorso 31 marzo in via Azzone Visconti uccise il giovane Matteo Trenti mentre era in sella alla sua bicicletta.

Alla guida dell'auto che ha travolto lo scout 16enne mentre stava rincasando c'era un giovane monzese 26enne. I test avevano già reso noto che il ragazzo non era sotto effetto di alcuna droga o sostanza stupefacente e che al volante, in quel momento, era sobrio: un nuovo esame ha stabilito anche che il conducente non viaggiava a velocità elevata. Un primo pre-test, effettuato senza alcun valore legale subito dopo lo scontro, aveva però dato una risposta positiva agli stupefacenti

Oltre al narcotest la Procura di Monza aveva richiesto l'esecuzione di una perizia cinematica per determinare l'esatta velocità a cui viaggiava il mezzo quando ha travolto il ciclista. La volkswagen Scirocco bianca sulla quale viaggiava il 26enne andava a 60km/h, appena dieci oltre il limite consentito.

Il ragazzo potrebbe quindi essere rinviato a giudizio per omicidio colposo perchè gli accertamenti non hanno rilevato l'esecuzione di alcuna manovra pericolosa effettuata dal conducente che determinerebbe la sua escusiva responsabilità nel sinistro. 

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