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Cronaca

"Se non te lo tirano fuori...". "No, non dico niente"

La prova che Beghella e Ferrari sapevano delle bolle sull'asfalto della parabolica dai nastri diffusi mercoledì da Guaitamacchi su autorizzazione della Procura

Le intercettazioni, diffuse da Paolo Guaitamacchi davanti ai giornalisti mercoledì mattina, sembrano parlare chiaro. Giorgio Beghella Bartoli, Enrico Ferrari e Stefano Tremolada sembravano assolutamente consapevoli dei rischi dell'asfalto del circuito prima della gara del 6 maggio, parlavano esplicitamente di "bolle". Guaitamacchi le ha lette integralmente su autorizzazione della Procura di Monza. Lo stesso Guaitamacchi ha affermato di essere stato tenuto all'oscuro della cosa, e di averlo saputo quando è stato convocato dai magistrati.

Il 3 maggio, alle 19.27, parlano Beghella e Ferrari. Il primo fa sapere al secondo della preoccupazione circa "il problema che abbiamo in pista con l'asfalto in parabolica". "E' venuto su!", spiega a richiesta di chiarimenti. E poi rincara la dose: "Ci sono due bolle in mezzo alla curva. Tienitelo per te, sta' zitto!". E Ferrari: "Certo, non sono mica matto, come mai secondo te?".

Beghella argomenta poi di avere fatto prove sul campo: "Ho premuto coi piedi: torna giù, poi dopo ritorna su un po'...". Chiaro sintomo di una bolla. Beghella e Ferrari sperano poi che le temperature si abbassino per limitare l'effetto. "Poi lunedì - conclude Beghella - vediamo come intervenire". Venerdì 4 maggio, alle 8, Beghella parla con Stefano Tremolada, che sembra rassicurarlo: "Stamattina meglio, non è spanciata, è rasoterra".

I due tornano al telefono alle 12.19 del 6 maggio, giorno della gara. E sono preoccupati. Tremolada spiega a Beghella che sono già caduti in tre: "Adesso stanno controllando, il problema salterà fuori". Beghella chiede se "si vede", cioè se si nota a vista che l'asfalto abbia problemi. E Tremolada: "Penso di sì, stamattina non c'era però la temperatura si è alzata di colpo".

Due minuti dopo, i due si risentono. Tremolada comunica a Beghella di essere stato convocato presso la direzione di gara. "Eventualmente noi scopriamo la cosa adesso, eh", si raccomanda Beghella. E poi: "Tu scopri che quelle robe lì vanno un po' giù, ci passiamo sopra con dei pesi, è l'unica cosa che possiamo fare". E infine: "Comunque, se loro non te lo tirano fuori...". E Tremolada: "No, non dico niente".

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