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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Invasione dell'insetto asiatico: come Monza fa la guerra alla  takahashia japonica

Tante le segnalazioni anche in città

Sono tantissime le segnalazioni di  takahashia japonica sulle piante di Monza. Segnalazioni sui social, all'ufficio giardini, di alberi privati e sul suolo pubblico attaccati da questa coccinaglia arrivata dall'oriente che succhia la linfa agli alberi.

Una situazione che a Monza, come spiegano dall'ufficio Giardini, è sotto controllo. "Si conferma che i tecnici del Servizio verde sono a conoscenza della presenza di questa cocciniglia in città da almeno tre anni - fanno sapere dal comune di Monza -. In concomitanza delle infestazioni segnalate in passato si è già provveduto ad intervenire con trattamenti invernali, mentre più di recente è stato richiesto alla ditta appaltatrice un intervento progressivo negli ambiti in cui si è avvistato il patogeno con potature mirate all'eliminazione dei rami maggiormente disseccati o infestati, come prescritto dal Servizio fitosanitario di regione Lombardia".

Un insetto che è arrivato in Italia alcuni anni fa, e dopo essersi diffuso soprattutto nelle zone dell'aeroporto di Malpensa e nelle cittadine di Legnano e di Cerro Maggiore, nel Milanese, quest'anno sembra essersi ambientato perfettamente anche a Monza. Un insetto molto "vistoso" che avvolge i rami degli alberi e poi si nutre della sua linfa. Ma, fortunatamente, non è pericoloso per l'uomo e per gli animali. 

"Colpisce esclusivamente le piante provocando danni analoghi a tanti altri parassiti vegetali comunemente presenti in ambito urbano - precisano dall'ufficio Giardini del comune di Monza -. Si specifica inoltre che la takahashia japonica non è un organismo da quarantena per cui non è prevista alcuna lotta obbligatoria, ma solo indicazioni da seguire, indirizzate alla rimozione dei rami particolarmente infestati, anche in ragione delle limitazioni all'utilizzo di trattamenti fitosanitari in ambito pubblico imposte dalle normative vigenti".

Che cosa fare se la pianta viene presa di mira da questa coccinaglia? "Le piante più colpite appartengono al genere Morus e Liquidambar - precisano -. In caso di infestazioni diffuse su tutta la chioma, verrà valutato il ricorso all'utilizzo di prodotti di sintesi registrati per l'applicazione in ambito urbano. Si sottolinea infine che, anche a seguito dell'eventuale trattamento insetticida, gli ovisacchi cerosi saranno comunque visibili fino al loro naturale disseccamento".

Qui link alla pagina del Servizio Fitosanitario Regionale, altrimenti contattare l'ufficio Giardini del comune di Monza all'indirizzo di posta elettronica giardini@comune.monza.it

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