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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Muggiò

Leo campione di nuoto non vedente punta al podio ai Campionati nazionali

Leonardo Santinelli, 11 anni, atleta dell'associazione sportiva Silvia Tremolada. Al debutto in piscina ha conquistato il primo posto

In estate, ai Campionati italiani di nuoto, spera di salire nuovamente sul gradino più alto del podio. Proprio come ha fatto domenica a Brescia quando, al suo debutto nel nuoto agonistico, si è qualificato primo nei 100 metri rana con tempo di 2 minuti e 24 secondi accedendo così ai Campionati italiani che si disputeranno a in estate. Un tuffo tra i campioni all’insegna del successo quello che ha visto protagonista Leonardo Santinelli, 11 anni di Muggiò, disabile visivo a causa di una malattia rara che lo obbliga a muoversi con il bastone e a leggere in Braille. Ma quando entra in acqua gli ostacoli per lui non esistono più e domenica, indossando la maglia dell’Associazione sportiva Silvia Tremolada, ha dato il meglio di sè.

Una passione per il nuoto ereditata dalla sorella Melissa

“Poco prima di iniziare era emozionatissimo – racconta la mamma Anna -. Poi quando si è tuffato l’adrenalina ha fatto il resto. Ha ottenuto il primo posto nella gara dei 100 metri rana, e un ottimo piazzamento anche nei 50 stile libero dove ha migliorato la sua prestazione di 5 secondi”. Leo da sempre è appassionato di sport: da piccolo il judo praticato però a livello amatoriale, poi la scelta di intraprendere il nuoto agonistico galvanizzato anche dalle vittorie e dai successi della sorella Melissa, di 13 anni. “Non è stato facile trovare una società sportiva che fosse in grado di seguire mio figlio – prosegue Anna -. Non potevo farlo gareggiare in una società di atleti normodotati”. Poi l’incontro con l’associazione Silvia Tremolada e con l’allenatore Alessio che ha immediatamente compreso e sostenuto il talento del muggiorese. “Fin da piccolo per Leo l’acqua è stato l’ambiente naturale – continua Anna -. Poteva muoversi liberamente, senza trovare ostacoli. Ed era anche un mezzo per scaricare la tensione”.

"Durante il lockdown ha patito parecchio l'assenza di contatti"

Così è stato anche durante il periodo del lockdown quando Leo ha continuato ad allenarsi. Ma la chiusura obbligata, il distanziamento e il ridimensionamento anche della vita sociale hanno avuto sul giovane atleta importanti ripercussioni. Da qui la decisione, insieme all’allenatore, di poter aggiungere agli allenamenti con la squadra anche quelli da solo, seguito dall'allenatrice Regina. “Siamo felici ed orgogliosi di questa vittoria – conclude la mamma -. Una gioia che abbiamo deciso di condividere anche con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza e Brianza che da subito ha accolto Leo a braccia aperte”.

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