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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dopo la lettera di due fan al Liga la replica: "La musica è vita"

"Basta allarmismi". Questa la presa di posizione dei Giovani Democratici rispetto alla decisione di ospitare nel Parco di Monza il Liga Rock Park del prossimo 24 settembre

La straordinaria opportunità di ascoltare Ligabue cantare nella propria città e, insieme, la preoccupazione, più forte, per le conseguenze che un luogo unico e prezioso come il Parco di Monza potrebbe riportare in seguito all’enorme affluenza prevista per il concerto. Era questo il senso del messaggio che due fan monzesi di Ligabue, Cristina Sello e Sergio Civati, hanno indirizzato alla propria rockstar in vista dell'evento Liga Rock Park in programma a Monza per il 24 settembre.

Se era ormai tramontata ogni possibilità di convincere la rockstar a cambiare location, i fan volevano almeno suggerire a Ligabue di invitare i suoi ospiti ad amare e rispettare il Parco. “Ti chiediamo solo di avere la voglia di capire e di far capire a chi sarà lì con te, quanto sia importante e bello il posto che ti sta ospitando, di quanto vada rispettato e apprezzato, di come andrebbe vissuto in modo migliore, capito, tutelato come un’opera d’arte. Perché questo è, un’opera d’arte che riempie il cuore e gli occhi” si legge nella missiva al Liga che ha immediatamente sollevato dibattito e polemiche, anche a livello politico.

A pensarla in maniera diversa rispetto ai fan infatti sono stati i Giovani Democratici che hanno affidato a un intervento la loro presa di posizione. “Purtroppo dobbiamo tornare a parlare di un argomento di cui speravamo si potesse finalmente tirare un sospiro di sollievo, purtroppo, eccoci di nuovo qui a parlare del Parco di Monza e dei grandi eventi all'interno di esso” si legge nel testo.

“L'enorme successo di Manu Chao e i suoi 40 mila fan, gli MTV Digital Days, il Brianza Rock Festival, sono tutti esempi di come l'utilizzo del parconon sia sintomo di degrado o di cattiva gestione, ma vera e propria linfa vitale per una realtà che rischiava sennò di essere rilegata come meta per le gite domenicali”.

“Siamo rimasti delusi nel leggere la recente lettera indirizzata a Ligabue, si sono tornati a toccare i tasti della retorica che trasformava il Parco di Monza in un mero soprammobile, come se fosse chiuso e preservato per sempre in una di quelle palle di Natale con la neve. Cari promotori della lettera al Liga, valorizzare un parco non vuol dire fare allarmismo culturale, un concerto non distruggerà il parco, un evento non allontanerà gli scoiattoli, ma l'estremismo si, l'estremismo purtroppo rischia di affossare i tanti successi dei passati anni che hanno reso ancora più importante il nostro parco” hanno spiegato i Giovani Democratici.

“Ci fa estremamente rabbia come nella lettera si differenzino gli eventi culturali dal concerto di Ligabue” - conclude l’intervento – “la musica è cultura, è arte in movimento, rendiamo il nostro parco una volta per tutte non solo crocevia della storia ma anche crocevia di culture, che siano sotto forma di eventi o concerti, il parco ci ringrazierà, non nascondendolo per l'ennesima volta da un mondo che sogna la sua bellezza”.

Dall'ufficio comunicazione di Luciano Ligabue intanto fanno sapere che "come accaduto in occasione di "CAMPOVOLO - La Festa 2015", è in fase di lavorazione un vademecum per il pubblico atto a indirizzare e consigliare gli spettatori al comportamento consono e responsabile da tenere all'interno del Parco di Monza" ed entro la prima metà di giugno si svolgerà inoltre un incontro con le istituzioni che rappresentano il territorio e le istanze dei cittadini per coordinare la "preparazione" del pubblico al grande evento.

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