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Cronaca

Morgan lancia una petizione online e scrive al ministro Bonisoli: "Salvate la mia casa"

L'abitazione monzese dell'artista era stata pignorata dal Tribunale di Monza e lo sfratto eseguito a giugno

Mentre in Tribunale martedì si è tenuta l'ultima udienza sullo sfratto di Morgan, il cantautore monzese ha continuato la sua battaglia virtuale per la casa di Monza, da cui è stato sfrattato lo scorso giugno, e ha lanciato una petizione online e scritto una lettera indirizzata al ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli.

Morgan ha lasciato la sua abitazione monzese, già venduta all'asta, in seguito a una sentenza del Tribunale fallimentare a causa dei debiti accumulati con il Fisco e il mancato pagamento degli alimenti alle sue ex compagne Asia Argento e Jessica Mazzoli per il mantenimento delle figlie. 

"Ora sto chiedendo un intervento concreto e rapido da parte del Suo Ministero, per poter salvare un luogo che altrimenti verrà smantellato, il cui contenuto andrà disgregato e magari anche macerato. Quel che sto affermando in questo mio lavoro documentario è che perdendo la casa si perdono 3 entità: il futuro museo, l'artista attuale e funzionale nelle sue modalità non ricreabili altrove (con conseguente rottura della catena produttiva connessa) e l'opera (presente e futura)". 

E poi prosegue, chiedendo un intervento diretto. "Solo un'iniziativa da parte Sua potrebbe bloccare l'esecuzione e restituirmi ciò che mi permette di funzionare, di lavorare di produrre, e mantenere nell'equilibrio estetico e poetico ciò che è stato il mio lavoro di ingegno e artigianato domestico, costruito con le mie mani di musicista- falegname. Le chiedo di trovare il modo di restituire la casa e il laboratorio (quindi la vita e l'opera) ad un artista vivo , non di dichiarare patrimonio artistico il luogo di chi è morto". 

E poi conclude con un accorato appello: "Ho scritto questa ricostruzione rivivendo e rivedendo la mia vita ed è stato molto doloroso perché lei sappia cosa si sta compiendo ma soprattutto perché lei sappia cosa c'è in quel luogo, in cui, invece di disintegrare bisognerebbe valorizzare, esaminare con degli esperti contenuto e il luogo, e chiedere un inventario dettagliato una stima e una accurata archiviazione ricollocando tutti i documenti in modo da poterli consultare (...) Ma tutto questo sarà possibile e tramandabile nella storia e a disposizione di tutti solo se Lei interverrà con le ragioni dell'Arte, le uniche che possono vincere su tutte le altre". 

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