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Cronaca

La mamma del bimbo disabile scrive a chi le ha danneggiato l'auto : "Potevi almeno chiedere scusa"

Dopo 4 giorni in ospedale per un intervento del suo bambino, la donna quando è andata a riprendere l'auto nel parcheggio ha trovato la brutta sorpresa

Dopo 4 giorni in ospedale Barbara e Riccardo tornano a casa. Barbara, una mamma di Bergamo, non ha mai abbandonato Riccardo nato con una sindrome rara. Un intervento all'ospedale San Gerardo - "dove ormai siamo di casa" commenta la mamma - e poi finalmente il ritorno a Bergamo. Ma nel parcheggio Barbara trova un brutta sorpresa. La sua auto, regolarmente parcheggiata nell'area di sosta davanti all'ospedale nello spazio riservato alle persone disabili, era stata danneggiata. Una bella botta che costerà cara in carrozzeria. 

Una lettera sui social

Ma quello che alla donna ha dato particolarmente fastidio è stato che l'autore dell'incauta manovra non le ha neppure lasciato un biglietto. A quel punto ha deciso di rivolgersi ai social, scrivendo una lettera a cuore aperto a quella persona che, invece di denunciare l'accaduto con un biglietto o avvisando la polizia locale, se ne è andata come se nulla fosse successo. Contattata dalla redazione di MonzaToday Barbara ha accolto con piacere l'invito di poter divulgare la sua lettera. "Magari può aiutare a sensibilizzare le persone", ci ha confidato. Così che divughiamo la missiva, postata anche sul gruppo Facebook "Sei di Monza se..." con la speranza che, magari, chi anche involontariamente ha tamponato l'auto della mamma di Riccardo, si faccia vivo. 

"Bastava poco"

"Carissimo “Utente” tu che hai pensato bene di fare retromarcia guardando il cellulare e non di certo usando gli specchietti retrovisori, tu che quando hai 'accidentalmente' urtato una macchina parcheggiata nel suo bel posticino, sul posto disabile oltretutto, hai pensato bene di schiacciare l’acceleratore e di filartela, senza neanche porti il problema che forse era più civile e educato lasciare un numero, un'email o telefonare alla polizia locale per  denunciare il fatto... Beh permettimi di dirti due cosine, immaginarie visto che te ne sei svignato".

"Non siamo furbetti, mio figlio è disabile"

Semplici regole di civiltà e di buona educazione che quel conducente non ha applicato. "Sarebbe stato molto più civile ed educato ammettere l’errore e permetterti di rimediare con un modulo semplice da compilare, si chiama Cid (Constatazione amichevole di incidente, ndr) da consegnare all’assicurazione, che oltretutto paghi e che evidentemente non vuoi sfruttare. Ma che cosa la paghi a fare? Se la paghi ovviamente - prosegue Barbara nella sua lettera -. Se guardavi bene la macchina che hai urtato era pure parcheggiata nel posto dei disabili. Hai pensato fosse una furbata? No te lo dico io era legale e autorizzata e era lì proprio perché il disabile c'è".  Si tratta del piccolo Riccardo che proprio in quelle ore stava affrontando un'altra prova che la vita gli ha messo di fronte, sempre sostenuto dall'amore e dalla presenza della sua mamma.

"Dopo l'intervento l'amara sorpresa"

"Vorrei solo aver avuto la possibilità di dirti che, noi, io e il mio stupendo bambino disabile eravamo lì, parcheggiati perché ricoverati, perché avevamo un intervento e non e’ stato proprio bello uscire dopo 4 giorni e trovare il tuo bel regalino senza neanche un bigliettino - conclude -. Sarebbe stato molto più bello trovarlo magari con una piccola frase di scuse? Chiedevo troppo? Perché ricordati che potrà capitare anche a te e mi auguro che troverai una persona molto più intelligente, civile e educata di quella che io invece non ho trovato". 

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