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Cronaca

La mafia al nord c'è: Monza e Brianza capofila

Sono i dati allarmanti del primo rapporto trimestrale "Le mafie al nord" presentato a Torino dalla Commissione antimafia, sulla scorta dei dati elaborati dall'Osservatorio Antimafia dell'Università degli Studi di Milano

C'è chi preferisce far finta di nulla e chi non si indigna più.

La mafia c'è ma ha cambiato mezzi, faccia e metodi. E ormai non è più un fenomeno circoscritto al sud ma c'è anche e soprattutto al nord, Monza e Brianza capofila.

E' questo infatti il quadro allarmante che emerge dal primo rapporto trimestrale "Le mafie al nord" presentato a Torino dalla Commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi.

I clan sembrano preferire i piccoli comuni piuttosto che le grandi città e il covo di Seveso venuto alla ribalta attraverso le cronache qualche mese fa lo testimonia.

Tra le aree più colpite dal fenomeno infatti spicca la Lombardia, con la Brianza in cima alla lista, poi il Piemonte, l'Emilia Romagna e la Liguria.

"Questo Rapporto dimostra come ci sia una zona grigia in cui tutti, se non consapevoli, rischiano di essere complici" ha spiegato Rosy Bindi.

A dire più di tante parole in questo caso sono i numeri: 306 sono stati gli arresti in Lombardia legati al fenomeno mafioso, 271 quelli in Piemonte, 55 in Liguria, 37 in Emilia Romagna e 58 nel Veneto.

Già Nando Della Chiesa, Nando Dalla Chiesa | Mafia | Brianza | Audizione alla Camera
direttore dell’Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, in un'audizione alla Camera qualche tempo fa aveva lanciato l'allarme. 

 

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