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Cronaca Seregno

"Che fine ha fatto il cinema Roma?": una maglietta per non far spegnere le luci

L'iniziativa della cooperativa Controluce che in occasione della festa di commiato dagli spettatori ha realizzato un'originale t-shirt sulla (momentanea) chiusura del cinema

Una maglietta per tenere alta l’attenzione sulle luci (momentaneamente) spente del Cinema Roma di Seregno, e per raccogliere fondi per la grande festa organizzata per salutare gli spettatori dopo quarant’anni di gestione della sala.

Un’iniziativa all’insegna del marketing (ma anche della goliardia) quella promossa dalla cooperativa Controluce che ha realizzato e messo in vendita magliette che si rifanno al film “Che fine ha fatto Baby Jane?”, il famoso thriller psicologico del 1962 diretto da Robert Aldrich. Sulla maglietta il volto di Bette Davis, protagonista del famoso film, con la scritta “Che fine ha fatto il cinema Roma?”.

"Dita incrociate sul futuro della sala"

“Abbiamo fatto questa t-shirt semplicemente con spirito goliardico e anche per raccogliere i fondi per finanziare la festa in programma domenica 26 settembre - spiegano -. Prossimamente ci saranno alcuni incontri che potrebbero anche portare possibili sviluppi sul futuro del cinema Roma”. Chi è interessato può inviare un'email a info@controluce.com

Dita incrociate quindi per lo storico cinema di Seregno che quest’anno non ha riaperto i battenti. Il motivo: la necessità di interventi di manutenzione straordinaria

I lavori di ristrutturazione alla base della chiusura

“La proprietà ha annunciato l’intenzione di presentare un progetto di ristrutturazione conforme alle disposizioni di legge ma ad oggi non siamo a conoscenza né dei contenuti né della tempistica di tale – avevano dichiarato i gestori di Controluce quando un mese fa avevano annunciato la chiusura della sala -. Siamo riusciti a sopravvivere all’avvento delle tv commerciali, al VHS prima e al DVD poi, ai multiplex dei centri commerciali e alla pirateria di Internet. Siamo convinti che potremmo resistere anche alle piattaforme di streaming e alle conseguenze che la pandemia ha provocato nelle abitudini sociali e culturali di tutti noi. Ciò che ci spinge ad alzare bandiera bianca sono le condizioni in cui versa la struttura. Ci auguriamo solo che le luci del Cinema Roma non vengano spente per sempre, indipendentemente da chi si prenderà in carico la gestione della futura struttura”.

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