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Cronaca Arcore

La derubano nel parcheggio, mamma "super-eroe" insegue ladro e si fa restituire la borsa

L'episodio ad Arcore. Quando ha visto un uomo fuggire con la sua borsa la donna, 43 anni, di Oreno, lo ha inseguito fino a farsi restituire tutto

Si è fermato e lentamente ha teso la mano, riconsegnando la borsa di cui si era impossessato pochi istanti prima, rubandola dal sedile passeggero di un'auto parcheggiata mentre una donna e suo figlio - di otto anni - stavano caricando nel bagagliaio la spesa. Domenica mattina il ladro - insieme a tre complici - si è allontanato senza alcun bottino e con in mano solo un pugno di scuse. 

Tutto è iniziato pochi minuti dopo le 12.30 quando Chiara Amodio, 43 anni, impiegata, madre di due bimbi di 8 e 5 anni era appena uscita da un supermercato all'altezza di via Gilera, ad Arcore, in compagnia di Francesco, il suo primogenito. "Stavamo caricando la spesa nel baule e sconsideratamente ho appoggiato la mia borsa sul sedile passeggero davanti. Il parcheggio era completamente deserto: c'era solo qualche auto accanto alla mia e nessun altro. Poi all'improvviso - ha raccontato la donna - ho sentito la portiera di un'auto chiudersi e dal rumore mi è sembrata proprio la mia". Ed è stato così che alzando lo sguardo la 43enne brianzola si è accorta dell'ombra di un uomo accanto alla sua auto. E senza esitare si è lanciata all'inseguimento del ladro. 

"Ho gridato a mio figlio di salire in macchina, di chiudersi dentro e di aspettarmi" ha ricordato Chiara che in un attimo si è trasformata in una mamma-super eroe. "Ho rincorso quell'uomo che si stava allontanando facendosi largo tra alcune auto parcheggiate lì vicino e una siepe e si dirigeva vicino a un'auto bianca, ferma con il motore acceso". Prima che potesse salire a bordo dove ad aspettarlo c'erano altri due uomini e una ragazza, la donna si è parata davanti alla portiera del lato passeggero, urlando di restituirgli la sua borsa. "Non ha opposto resistenza, si è avvicinato lentamente e mi ha teso la borsa, chiedenomi infinite volte scusa" ha ricordato la donna. 

Mentre la vettura ingranava la marcia e ripartiva lentamente ha annotato la targa e ha ragggiunto il figlio chiamando immediatamente il 112 e segnalando l'accaduto. "Alla signora che mi ha risposto dall'altro capo del telefono con un filo di voce ho detto subito di annotarsi le cifre perchè agitata come ero lo avrei dimenticato di lì a poco. E poi le ho spiegato che cosa era accaduto". Una volta passato il peggio ha raggiunto il suo bambino che spaventato la stava aspettando in macchina ed è scoppiata a piangere. "Un cliente poco dopo è uscito dal supermercato e si è accorto che qualcosa non andava. Mi ha rincuorato e quando mi sono calmata mi sono rimessa al volante e sono tornata a casa avendo cura che nessuno mi stesse seguendo". 

"Non era tanto per la borsa, nel portafoglio avrò avuto sì e no 60 euro ma avevo tutto: chiavi di casa, dell'auto e documenti miei e dei bambini. Non mi auguro che tutti possano avere la mia stessa reazione ma spero che almeno si possa riuscire ad annotare il numero di targa e a denunciare per non far allontanare indisturbati i ladri" ha concluso la "mamma-eroina".

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