"Nei Giardini Reali regna l'anarchia: animali selvatici in pericolo, servono controlli"
A un mese dalla morte dell'anatroccolo azzannato da un cane libero, nulla è cambiato
Un mese fa un anatroccolo era stato azzannato a morte da un cane lasciato libero nei Giardini Reali e al fratellino era stata strappata la coda. Solo l'intervento tempestivo di alcuni presenti e dei veterinari dell'Enpa ha permesso di salvare l'animale che, come il fratello, aveva solo poche settimane di vita. Allora si era scataneta la rete: l'indignazione degli utenti, le associazioni animaliste che chiedevano più controlli (anche in borghese) e sanzioni certe oltre alla creazione di aree cani all'interno del Parco ma lontano da dove vivono gli animali selvatici.
Ma a un mese esatto da quell'episodio nulla è cambiato. Come testimoniano le diverse segnalazioni che nel corso di queste settimane sono giunte alla redazione di MonzaToday. Così come all'indomani delle due aggressione la mattina c'erano ancora persone che lasciavano libere il loro cane nei pressi del laghetto o vicino agli alberi dove vivono gli scoiattoli, con il passare delle settimane la situazione è peggiorata. Soprattutto di prima mattina e la sera. "Un plauso ai cittadini e ai volontari che, fin dalle prime ore del mattino riprendono i proprietari maleducati che non tengono i loro cani al guinzaglio - spiega un frequentatore del Parco -. Agli inviti educati al rispetto delle regole che vietano di lasciare il cane libero, i proprietari rispondono con parolacce, sfottò e alcune volte si è rischiato anche l'aggressione fisica".
Ma a essere maggiormente in pericolo sono gli animali che vivono in quel delizioso angolo del Parco di Monza. "Nei giorni scorsi altri animali selvatici hanno rischiato di essere aggrediti e azzannati, anche una mamma anatra con i suoi pulcini, e due anatre che stavano covando. Sempre per colpa di proprietari che spesso sembrano divertirsi a vedere i loro cani che, visto l'istinto predatorio, si fiondano contro anatre, oche e scoiattoli. E qualcuno, purtroppo, muore". Molti frequentatori del Parco sono indignati da questa situazione e sollecitano rapidi interventi ripropondo quelle richieste che già un mese fa avevano avanzato Enpa (Ente nazionale protezione animali) e Leidaa (Lega italiana difesa ambiente e animali): controllo con le pattuglie in borghese (soprattutto di prima mattino e alla sera quando sono maggiori le segnalazioni), sanzioni certe, e aree cani all'interno del Parco.
"Non si possono rimandare gli interventi - conclude un abituale frequentatore del Parco -. Non si può intervenire solo quando verrà ucciso un altro animale, o magari ferito un bambino. Bisogna intervenire subito. Inoltre i giardini andrebbero chiusi alle 20".