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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sicurezza / Bovisio-Masciago

Il vetro rotto dell'auto e il maniaco che la insegue e si masturba: "In stazione c'è da avere paura"

Nel giro di pochi mesi è stata suo malgrado protagonista di due brutti episodi e chiede più controlli e sicurezza

E' tornata a riprendere la sua auto alla fine di una giornata di lavoro e ha trovato una brutta sorpresa. Il vetro del finestrino lato conducente della sua Ford Fiesta in frantumi e l'abitacolo visitato da qualche malintenzionato che, piuttosto che andarsene a mani vuote, si è portato via un sacco a pelo che era all'interno. E questo brutto episodio è stato solo l'ultimo di quelli che, suo malgrado, l'hanno vista coinvolta in stazione, a Bovisio Masciago. Già a marzo Luana Gomes, 38 anni, si era ritrovata a dover chiedere aiuto dopo essersi trovata davanti un maniaco che l'ha seguita e ha iniziato a masturbarsi davanti a lei. 

"Da quel giorno ho sempre un po' di paura. Appena scendo dal treno ho già il cellulare pronto in mano se mai dovesse servirmi e ho occhi dappertutto" racconta. "Più controlli, magari telecamere e sicuramente più luce perchè nella parte restrostante della stazione, quella dove c'è il parcheggio, è troppo buio. E ogni giorno ci sono dei vetri, indice che qualche auto è stata presa di mira" aggiunge Luana che nei mesi scorsi, dopo l'episodio che l'aveva coinvolta era stata anche ricevuta dal sindaco per denunciare la situazione.

"Avevo lasciato la macchina nel parcheggio della stazione, come faccio ogni giorno per andare a lavoro a Milano. Quel giorno ero tornata un po' più tardi ed era rimasta solo la mia auto. E quando mi sono avvicinata ho trovato questa sorpresa" racconta la 38enne, madre di una bambina di nove e residente nel comune brianzolo da quattro dopo un trasferimento da una vicina cittadina. 

"A marzo invece ho avuto molta più paura" ricorda. "Sono scesa dal treno verso le 19.30/20 e a quell'ora c'erano poche persone intorno e stava diventando buio. Un uomo mi ha seguito dalla stazione fino al parcheggio dove avevo l'auto. E barcollava come se avesse bevuto. Appena mi sono accorta di avere qualcuno dietro ho preso il telefono e ho chiamato mio marito e ho continuato a camminare fino a che non mi sono girata e gli ho chiesto se per caso mi stesse seguendo. Ha risposto di sì e si è messo a ridere".

Poi, con passo deciso, la donna ha raggiunto la sua auto e si è chiusa dentro. "Si è messo davanti al finestrino, si è tirato giù i pantaloni e ha iniziato a masturbarsi" ricorda la 38enne che è stata poi raggiunta dal marito che ha messo in fuga il maniaco e ha allertato i carabinieri che sono giunti sul posto. "Fortunatamente non mi è successo nulla ma io - che sono anche maestra di arti marziali - ho avuto paura e posso solo immaginare cosa avrebbe vissuto o provato una ragazzina se si fosse trovata in una situazione simile" spiega.

"L'altra sera l'ho rivisto" aggiunge. "E ho chiamato i carabinieri raccontando l'episodio passato e segnalandolo. L'ho riconosciuto perchè aveva lo stesso cappellino, la stessa andatura barcollante e lo stesso zainetto in spalla". Un'immagine che a Luana è subito tornata alla mente dopo quella vissuta mesi fa con il brutto ricordo ancora vivo nella mente. "Ho provato rabbia soprattutto al pensiero che potrebbero incontrarlo anche tante ragazzine che ogni giorno transitano dalla stazione".  

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