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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lo spacciatore seriale che aveva collezionato condanne per 13 anni è stato espulso

L'uomo era arrivato in Italia nel 1990

Spaccio, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, falsificazione di denaro. Sono questi i reati per i quali il Tribunale di sorveglianza di Milano ha deciso per il trasferimento al Centro di permanenza per i rimpatri di Bari un uomo originario del Marcco di 63 anni arrestato nei giorni scorsi dalla squadra mobile di Monza. 

Giunto in Italia nel 1990, l'uomo aveva ottenuto un permesso di soggiorno a seguito di regolarizzazione che tuttavia non aveva rinnovato perché privo di lavoro e di risorse per il proprio sostentamento. Allontanatosi infine dal percorso di integrazione sul territorio nazionale e dedicandosi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Di lì la collezione di numerose condanne che lo hanno portato a scontare 13 anni di reclusione e a pagare 45 mila euro di multa. Denunciato inoltre più volte per falsità in scrittura privata, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsificazione di monete, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione, a causa della sua irregolare presenza in Italia è stato sottoposto alla misura alternativa dell’obbligo di firma dal questore di Monza. Obbligo che però non ha mai ottemperato.

Nello scorso mese di febbraio è stato arrestato dal personale della squadra mobile di Monza in flagranza di reato, Era stato infatti colto nell’atto di cedere a un connazionale circa 5 grammi di cocaina e successivamente trovato in possesso di 20 grammi di cocaina e 2 mila in contanti. Inoltre, la perquisizione estesa alla cantina della sua abitazione ha consentito agli operatori di rinvenire ulteriori 100 grammi circa di cocaina e 332 grammi circa di hashish. A seguito della decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano, che lo ha giudicato socialmente pericoloso, il questore di Monza Marco Odorisio  ha rigettato l’istanza di permesso di soggiorno presentata dallo straniero per i gravi reati ostativi al rilascio del titolo e ne ha disposto l’accompagnamento e il trattenimento al Cpr di Bari. L'uomo sarà trattenuto nel Cpr per il tempo necessario all’esecuzione dei provvedimenti espulsivi per il suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

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