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Cronaca

Molesta stagiste dell'alternanza scuola lavoro nei suoi centri estetici: condannato

Sentenza definitiva per Massimo Covella, ex titolare di alcuni punti vendita a Cavenago (Mb) e Pessano con Bornago (Mi)

È stato condannato a 8 anni di carcere e diversi risarcimenti Massimo Covella, 57enne ex assessore del Comune di Caponago (Mi) e titolare dei  punti vendita di due centri estetici a Cavenago (Mb) e Pessano con Bornago (Mi). A stabilirlo i giudici della corte di cassazione di Milano, confermando le sentenze del primo e secondo grado di giudizio.

Covella, incensurato, era stato arrestato nel 2017 con l'accusa di violenza sessuale per aver abusato di quattro giovanissime studentesse - tra i 15 e i 17 anni - tutte stagiste all'interno dei suoi centri estetici nell'ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro previsto dal loro corso di studi.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l'ex titolare, che ha sempre respinto ogni accusa, avrebbe non soltanto molestato e palpeggiato le vittime, ma in due situazioni sarebbe arrivato al punto di pretendere dalle ragazze rapporti sessuali facendo leva sulla valutazione del praticantato come elemento di ritorsione.

Le molestie

Con la scusa di mettere alla prova le capacità delle ragazze che accoglieva nel suo centro estetico, il titolare dell'attività negli stanzini riservati ai trattamenti abusava di loro, convincendole a praticargli massaggi e a rivolgergli attenzioni di tipo sessuale.

L'ex assessore, con una famiglia alle spalle e insospettabile, dietro il suo atteggiamento amichevole, giovanile e suadente, nascondeva un fine preciso e cercava di sfruttare l'inesperienza delle giovani e la loro soggezione psicologica per abusare di loro e convincerle a praticargli atti sessuali, attraverso richieste di massaggi. A far scattare l'allarme su quanto accadeva nei due centri estetici di proprietà dell'uomo è stato il racconto di una delle giovanissime vittime che di fronte ai genitori ha manifestato segnali di malessere, ammettendo di non voler più tornare nel locale e manifestando insofferenza. I genitori hanno accompagnato la ragazza, 15 anni, in un consultorio dove gli operatori sono riusciti a farsi raccontare dalla giovane cosa avveniva all'interno dell'attività. 

L'indagine

L’attività investigativa, svolta dal commissariato di Monza, era iniziata nel febbraio 2017 dopo la segnalazione da parte degli operatori del consultorio che avevano ricevuto la confidenza della vittima in merito alle molestie e agli abusi sessuali subiti da Covella. Quando i poliziotti hanno cominciato a indagare hanno contattato anche le altre giovani che frequentavano la stessa scuola di estetica e avevano svolto il tirocinio formativo presso i due centri estetici dell'uomo. 

Il numero delle vittime accertate è così salito a quattro. Nel corso dell'indagine gli inquirenti si sono serviti di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno permesso di mettere in evidenza le violenze perpetrate dal titolare, avvenute all’interno delle strutture, nei confronti delle ragazze che si trovavano in una situazione di totale soggezione psicologica.

Le giovani, temendo ripercussioni sul proprio rendimento scolastico ed eventuali valutazioni negative al termine dello stage da parte del titolare, erano costrette ad assecondare le richieste del 54enne e mai si erano lasciate andare tra di loro a confidenze o racconti che avrebbero potuto essere interpretate come richieste di aiuto. Ognuna aveva convissuto con quella brutta esperienza fino a che la verità, grazie alla confessione di una di loro, non è venuta alla luce. 

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