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Cronaca Cesano Maderno

Undici anni fa rimase folgorato sul lavoro: oggi (forse) verrà risarcito

La vicenda di Matteo Mondini, artigiano di Cesano Maderno che è stato sottoposto a 40 interventi e all'amputazione del braccio, è finita in televisione

Undici anni fa ha rischiato di morire. Oggi, dopo 40 interventi chirurgici e l'amputazione del braccio, dopo un calvario fisico e psicologico, dopo aver speso di tasca propria 135mila euro per le cure, forse Matteo Mondini riceverà il risarcimento.

La datrice di lavoro, come stabilito dalla Cassazione, gli deve 195mila euro. La donna, davanti alle telecamere della trasmissione televiva Le Iene che l'ha intercettata, ha dichiarato l'intenzione di risarcire quel fabbro che aveva rischiato di morire per la mancanza del salvavita nel locale dove stava effettuando alcuni lavori. Ma al momento lei risulta nullatenente.

La donna ha spiegato che non ha ancora risarcito l'operaio poichè, ha chiuso il negozio e attualmente non lavora. Dal servizio de Le Iene, che hanno contattato un vecchio collaboratore dell'imprenditrice, risulterebbe che la donna ha continuato per un certo periodo di tempo a tenere aperta la sua attività di organizzazione di eventi, con la promozione di attività in località esclusive della Sardegna, e che avrebbe poi intestato quattro case ai familiari.

La vicenda di Mondini è nota in Brianza. L'uomo oggi ha 38 anni: nel 2010 stava lavorando in un negozio di Monza quando, per colpa della mancanza del salvavita, è rimasto folgorato da una scarica di 220 volt. "Una scarica che sarebbe potuta essere mortale - spiega Mondini -. In questi anni ho subito 40 interventi, alla fine mi sono dovuto arrendere e mi hanno dovuto amputare il braccio".

Una vita lavorativa e sociale completamente rivoluzionata. "Per fortuna al mio fianco ho mia moglie Alice che non mi ha mai abbandonato e che mi ha regalato due figli stupendi - prosegue -. Io, però, non ho mai potuto cambiare un pannolino ai miei figli, nè sollevarli con entrambe le braccia". Un infortunio che a Matteo Mondini è costato 135mila euro. 

La sua vicenda era finita in Tribunale. In primo grado la donna era stata condannata a pagare 600mila euro, ma in Cassazione il risarcimento è stato ridimensionato a 195mila euro. Soldi che ad oggi non sono ancora stati risarciti perchè la donna risulta nullatenente e non sarebbe in grado di risarcire quanto dovuto. Anche se ha ribadito, anche davanti alle telecamere, la volontà di saldare il debito con Matteo Mondini.

"Sono passati undici anni dal giorno in cui sono rimasto vittima di quel gravissimo incidente - spiega Mondini che nel frattempo è impegnato in progetti di sensibilizzazione per la sicurezza sui posti di lavoro -. Mi auguro che la persona condannata a risarcirmi si metta una mano sul cuore e mi contatti, per trovare un accordo mai avvenuto sul risarcimento stabilito dopo tre anni di giudizio. Fino al mio utlimo respiro lotterò affinchè la sicurezza sui posti di lavoro diventi un bene per tutti. Perchè nessuno soffra come abbiamo sofferto io e la mia famiglia. Perchè si lavora per vivere, non per morire". 

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