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Giovedì, 28 Marzo 2024
Violenze e maltrattamenti

Minacce e insulti ai genitori per i soldi per alcol e droga: arrestato 30enne

All'uomo il giorno prima era stato notificato un divieto di avvicinamento ma era tornato nell'abitazione di famiglia. A notarlo armeggiare con una chiave da idraulico per forzare la serratura sono stati i vicini

Urla, minacce, spintoni, pugni contro il frigorifero e i mobili di casa. Un clima di terrore e paura nel quale si erano ritrovati a vivere una coppia di anziani genitori alle prese con le pressioni del figlio 30enne per le insistenti richieste di denaro per comprare droga e alcol. Una situazione tesa che aveva portato i due a denunciarlo, nello scorso mese di luglio.

Dopo gli accertamenti e la denuncia, sulla base degli elementi raccolti dall’Arma, il Gip di Monza su proposta della locale Procura della Repubblica, aveva deciso di allontanarlo dalla casa di famiglia ordinandogli di non avvicinarsi a luoghi frequentati dai genitori. Ma il giorno dopo la notifica del provvedimento, il 30enne è tornato. E ha provato a rientrare in casa, forzando la serratura con una chiave da idraulico. A notarlo sono stati i vicini che hanno chiamato i carabinieri che lo hanno arrestato.

Urla, minacce e oggetti lanciati per i soldi per la droga

Secondo quanto ricostuito negli ultimi mesi il comportamento del giovane era divenuto sempre più aggressivo: urla, insulti, minacce, pugni alle porte e al frigorifero e lancio di oggetti ai quali accompagnava minacce di gravi gesti, anche autolesionistici. Tutto per ottenere dai genitori, in particolare dalla madre 68enne, denaro per acquistare alcol e droga. "Se chiami i carabinieri, li uccido” avrebbe piùvolte ripetuto ai genitori. In un’occasione, il padre 71enne, cardiopatico, aveva accusato un malore proprio durante un episodio avvenuto nell'abitazione ed era finito al pronto soccorso ma, nonostante gli anomali valori cardiaci, per timore di lasciare la moglie da sola, aveva rifiutato di essere sottoposto ad accertamenti.

Sabato mattina, il 30enne nonostante il giorno precedente gli fosse stato notificato il provvedimento cautelare, ha tentato di rientrare a casa. Si è introdotto nella palazzina dei suoi genitori con una chiave da idraulico (a pappagallo) per provare a forzare la porta di casa e quella della cantina. I vicini hanno chiamato i carabinieri e i militari della Sezione radiomobile della Compagnia di Seregno lo hanno arrestato per la violazione del provvedimento di allontanamento e del divieto di avvicinarsi alle persone offese.

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