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Cronaca

Il coronavirus non ferma l'arte: torna Monza in acquarello

Confermata la manifestazione che richiamerà in città artisti dall'Italia e dall'estero. Molti bloccati a causa della pandemia invieranno le loro opere. Tra le novità un progetto scientifico in collaborazione con il Cnr e i laboratori riservati ai bambini

Monza diventa per un fine settimana la capitale internazionale dell’acquarello. La pandemia e le limitazioni di ingresso e di uscita da molti paesi non hanno fermato l’evento promosso per il secondo anno dall’Amministrazione comunale e dall’Accademia internazionale dell’acquarello.
Dall’11 al 13 settembre la città di Teodolinda ospiterà “Monza in acquarello”: oltre una trentina gli artisti provenienti dall’Italia e dal mondo che esporranno le loro opere, alcuni le realizzeranno in loco, insegneranno i segreti della tecnica e trasformeranno la città in modello per le loro tele.
All’inizio la manifestazione avrebbe dovuto richiamare in città oltre ottanta acquarellisti provenienti anche da Cina, Stati Uniti, Australia e Canada, ma le restrizioni imposte dal Covid vedranno solo la partecipazione di nove stranieri, mentre gli altri saranno presenti esclusivamente con le loro opere.  
Verrà esposta anche l'opera di un acquarellista cinese morto a causa del Coronavirus.

Tutti gli appuntamenti

La manifestazione si snoderà su più spazi: in programma quattro mostre in Arengario, ai Musei Civici, in Galleria Civica e alle Argenterie della Villa Reale. In Sala Maddelena, visto il successo dell’anno scorso, verranno riproposte demo con spiegazioni (e traduzioni) della tecnica dell’acquarello. I protocolli Covid hanno imposto una riorganizzazione degli ingressi: ad ogni incontro potranno accedere massimo 28 persone (previa prenotazione) alle quali verrà consegnato un copri sedia monouso. Quest’anno la manifestazione avrà anche una valenza scientifica: ai Musei civici saranno esposte due opere di Mosè Bianchi e Pompeo Mariani illuminate con una luce che riproduce le candele o le lampade a olio dell’epoca in cui furono dipinte e con la luce artificiale di oggi. Ciò consentirà ai visitatori di capire come i colori delle opere cambiano al variare delle fonti di luce.

L’indagine viene realizzata è in collaborazione con l’Accademia internazionale dell’acquarello, il Centro nazionale ricerca, il Dipartimento di Medicina e Chirurgia e di Psicologia dell’Università degli Studi Milano – Bicocca, l’Università Statale di Milano, la Clinica Oculistica dell’Ospedale Sacco.
In Galleria civica sarà possibile ammirare e le 120 opere realizzate da acquarellisti provenienti da tutto il mondo; accanto al voto popolare ci sarà anche quello della giuria tecnica. Quest’anno la manifestazione penserà anche ai più piccoli: in piazza San Pietro Martire in programma laboratori e attività per i bambini dai 3 agli 8 anni.

Gli artisti ospiti della città di Monza

“A causa del Covid abbiamo dovuto riorganizzare l’evento – commenta l’assessore alla Cultura Massimiliano Longo -. Ma grazie al mio staff e alla preziosa collaborazione di Tiziana Tagliabue dell’Accademia internazionale dell’acquarello anche quest’anno siamo riusciti a portare questo importante evento. La manifestazione l’anno scorso ha richiamato in tre giorni 5mila visitatori”.

Sui costi dell'organizzazione l’assessore Longo non ha fornito cifre, ma ha confermato che “come l’anno scorso anche per questa edizione gli acquarellisti stranieri verranno ospitati in hotel a spese del Comune da venerdì a domenica. Il Comune sosterrà le spese del pernottamento e di un pranzo”.

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