Pessano, 3 arresti per estorsione eseguiti dai Carabinieri
PESSANO - Estorcevano denaro, ma anche auto, prestazioni professionali, perfino il pane in panetteria. Erano diventati l'incubo dei commercianti di Pessano con Bornago, piccolo comune nel milanese, dove ieri i carabinieri della compagnia di Cassano d'Adda hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre fratelli della famiglia Giacobbe, nota per avere legami con la malavita meridionale. Grazie alla fama costruita a colpi di minacce e intimidazioni, erano riusciti a piegare numerosi commercianti, ma anche semplici cittadini. A finire in manette sono Vincenzo, Antonio e Carmelo Salvatore Giacobbe (rispettivamente di 33, 36 e 29 anni), oltre al complice Salvatore Domenico Barbieri. Tutti sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'estorsione, danneggiamento, violenza privata e lesioni.
(ANSA)
Aggiornamento 15:43
L'indagine nei confronti della banda inizia nel settembre dello scorso anno, quando alla stazione dei carabinieri di Gorgonzola (MI) si presenta un uomo di 45 anni di Pessano che denuncia di essere vittima di continue vessazioni da parte di uno dei fratelli Giacobbe. L'uomo, impiegato in un negozio di serramenti, racconta come il rapporto di amicizia con uno dei Giacobbe si sia trasformato in una continua richiesta di denaro: all'inizio erano di 500-1.000 euro, ma a seguito della vendita di un appartamento, l'estorsore aveva preteso 16mila euro. Per questo era stato arrestato nel settembre 2011, mentre gli altri componenti della banda sono stati raggiunti ieri al termine di indagini approfondite. Attraverso intercettazioni e riscontri su altre persone, i carabinieri sono riusciti a risalire ad altre 4 vittime, anche se l'ipotesi è che il numero sia maggiore. Tra i vessati c'é un uomo di 35 anni, piccolo commerciante della zona, dal quale Antonio Giacobbe aveva preteso soldi, cellulari, l'utilizzo di una casa in Veneto e il noleggio di un'Alfa Romeo Mito. Il terzo è un bracciante agricolo, costretto a cambiare assegni sospetti per 7-10mila euro e a mettere a disposizione due auto di sua proprietà. Il quarto è un carrozziere di 45 anni, a cui i fratelli hanno chiesto riparazioni gratuite alle proprie vetture nonché 10-15mila euro in contanti. Infine, l'ultima delle vittime individuate, è un assicuratore 50enne, a cui sono stati trafugati timbri e documenti con cui venivano accese assicurazioni a suo conto. I carabinieri hanno stimato un totale di estorsione di circa 200mila euro. Le richieste erano accompagnate da danneggiamenti ma anche da minacce fisiche e percosse, come nel caso dell'impiegato di Pessano, portato in un appartamento della famiglia e picchiato. Oltre ai cinque identificati, i fratelli Giacobbe - figli di Salvatore Giacobbe, scarcerato lo scorso gennaio dopo aver scontato 20 anni anche per associazione mafiosa - tenevano in scacco molti altri commercianti che, per ora, non hanno sporto denuncia formale.
(ANSA)