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Cronaca Centro Storico / Via Azzone Visconti

Monza, festa abusiva: 150 ragazzi con taniche di sangria e musica a tutto volume. Interviene la polizia

I ragazzi si lamentavano dei due anni di restrizioni per il covid, ma gli agenti sono riusciti a convincerli a smantellare luci, tavoli e apparecchiature stereo

Nella serata di sabato, 21 maggio, su disposizione del Questore di Monza e della Brianza, sono stati predisposti controlli mirati ai locali nelle zone della movida del centro di Monza frequentate da giovani. I controlli sono stati eseguiti dagli equipaggi della Questura insieme a quelli della Polizia locale di Monza.
I controlli si sono svolti in via Pesa del Lino, in via Bergamo e in via Libertà: sono stati controllati 4 locali, identificate 40 persone di cui alcune con precedenti di penali. Due locali sono stati sanzionati: uno per somministrazione di alcool a tre minori, due del 2004 e uno del 2006, ed un altro per mancata esposizione del cartello di divieto di somministrazione di bevande alcoliche a minori.

La festa nei giardini di via Visconti

Nel corso della serata verso le ore 11.00 circa, la centrale operativa della Questura di Monza e della Brianza ha ricevuto una segnalazione che richiedeva di intervenire nei giardini in via Azzone Visconti in quanto c'era il raduno di un folto gruppo di ragazzi che si era organizzato per tenere una festa con musica ad alto volume.
All’arrivo degli equipaggi della Questura e della polizia Locale sul posto indicato erano presenti circa 150 ragazzi tra i 18 ed i 30 anni che si erano organizzati con tavoli sui quali c’erano grosse taniche di sangria, luci intermittenti colorate tipo discoteca e musica ad alto volume.
Inizialmente i ragazzi si sono contrapposti manifestando verbalmente con varie argomentazioni il loro dissenso per l’intervento delle forze dell’ordine: hanno chiesto a gran voce di voler continuare a fare festa, avendone il diritto a causa delle passate restrizioni imposte dalla pandemia, ritenendo di essere liberi di potersi incontrare e fare festa in luogo pubblico.
Tuttavia, il personale della Questura intervenuto, dopo un lungo argomentare con due ragazze, probabili organizzatrici della festa, è riuscito a far smontare tutta l’apparecchiatura stereo, di luci e di tavoli, facendoli defluire ed allontanare dall’area. Sono in corso ulteriori approfondimenti per individuare le responsabilità. 
Pur comprendendo le esigenze di svago di giovani che hanno molto sofferto le restrizioni della pandemia, non bisogna dimenticare che l’esercizio della libertà di riunione in luogo pubblico e l’organizzazione di una festa deve avvenire nel rispetto di regole poste a tutela dell’intera comunità. Pertanto, le feste in luogo pubblico si possono svolgere qualora vengano rispettate le procedure di autorizzazione previste, regole queste che devono essere rispettate per  tutelare i diritti di tutti, nonché la sicurezza degli stessi partecipanti alla festa

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