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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dramma disoccupazione: in Brianza licenziamenti triplicati nel 2013

I posti di lavoro persi a Monza e provincia erano stati 50 dall'1 al 31 gennaio 2012: sono diventati ben 144 nello stesso periodo di quest'anno

MONZA – Sempre più disoccupati nell’ex terra del lavoro. C’era una volta la Brianza felix della «piena occupazione», dove chi non lavorava era solo perché aveva la schiena fredda oppure sceglieva di starsene con «i man in man». Ora invece l’ultimo rapporto della Fiom Cgil sul lavoro è un bagno di sangue.

DISOCCUPATI TRIPLICATI IN UN ANNO - Secondo il più potente sindacato lombardo, il 2013 per i lavoratori brianzoli è iniziato nel peggiore dei modi. I dati dimostrano che i disoccupati a Monza e provincia sono triplicati: erano stati 50 dall’1 al 31 gennaio 2012: sono diventati ben 144 nello stesso periodo di quest’anno. E non si tratta solo di statistiche: sappiamo bene quale calvario di pensieri e di disperazione si cela dietro una fabbrica che chiude. Con famiglie in difficoltà e giovani senza scuola né futuro.

PEGGIO CHE NEL RESTO DELLA LOMBARDIA - Secondo la Commissione regionale politiche del lavoro la situazione della Brianza che lavora è ben peggiore rispetto alla media della Lombardia, dove i posti di lavoro persi nel primo mese dell’anno sono «solo» raddoppiati. La provincia di Bergamo, per esempio, nel mese di gennaio 2013 ha visto un aumento del 46 per cento di impieghi persi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (da 115 a 169).

A VARESE E COMO PEGGIO ANCORA - Eppure – non c’è limite al peggio – c’è chi sta addirittura peggio di noi: a Como e a Varese i licenziamenti sono stati quasi dieci volte di più di quelli del gennaio 2012 (da 17 a 123 a Como, da 28 a 292 a Varese).

ARTIGIANI I MENO SFORTUNATI - Unica categoria dove c’è stato un lieve rallentamento dei licenziamenti: le piccole e medie imprese. Ma solo perché qui si lavora già da tempo ai minimi termini, con un numero di lavoratori ridotto all’osso e la prospettiva sempre incombente del rischio chiusura.

«La Regione Lombardia dovrà affrontare da subito questo problema – ha affermato Mirco Rota, segretario generale Fiom Lombardia -. Come Fiom chiederemo che la giunta regionale si impegni per favorire il lavoro e una distribuzione delle ore lavorate attraverso l’applicazione dei contratti di solidarietà in alternativa ad altri ammortizzatori sociali, con l’obbiettivo di evitare i licenziamenti. I dati di questo primo mese dell’anno indicano che il 2013 sarà un anno difficilissimo per quanto riguarda lavoro e occupazione. Servono strumenti legislativi adeguati per far fronte a questa situazione».

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