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Questa è la Monza con i rifiuti che non vogliamo mostrare ai tifosi

Rifiuti gettati per terra e atti di vandalismo anche alla vigilia del Gran Premio

Ancora pochi giorni e la piazza della stazione di Monza verrà presa d'assalto da migliaia di tifosi. Fiumi di bandiere, di famiglie, di giovani e di adulti che in treno raggiungeranno Monza e che dalla stazione poi si dirigeranno in pullman in Autodromo. Ma il biglietto da visita che troveranno - se sarà come quello mostrato sui social negli ultimi giorni - è tutt'altro che lusinghiero. 

L'ultimo post di martedì 6 settembre sulla pagina Facebook "Sei di Monza se..." dove un'utente denuncia l'immondizia gettata per terra nel piazzale antistante la stazione. Un problema legato alla maleducazione di chi, invece di utilizzare il cestino, getta bottigliette, lattine, resti di cibo per terra. Un problema diffuso ovunque: in centro come in periferia, nei prati come nelle fontane. Un problema annoso, che è legato alla maleducazione delle persone, spesso alle serate alcoliche che finiscono con atti di vandalismo e di maleducazione. Così che al mattino piazze, giardinetti e aree verdi si presentano come discarice a cielo aperto. 

Rifiuti in città

I post sui gruppi social di Monza si susseguono. Così come le segnalazioni di zone a forte degrado nei pressi del centro, anche per la presenza di persone dedicate ad alcol e droga (come nel caso di corso Milano). Il risultato è sempre lo stesso: la città ridotta in piccole isole ecologiche non autorizzate. La giunta guidata dal sindaco Paolo Pilotto si è già messa al lavoro su questo fronte. L'assessore alla partita Giada Turato ad agosto aveva attivato il servizio di presidio con le gev (guardie ecologiche volontarie) impegnate a individuare e multare le persone che gettano i rifiuti domestici nei cestini. Inoltre, come aveva annunciato l'assessore, è stato raddoppiato il numero dei passaggi per lo svuotamento dei cestini: gli operatori dell'Impresa Sangalli passano due volte al giorno.

La lotta contro il degrado nei giorni scorsi si è concretizzata anche nel progetto di una vera e propria mappatura delle vie e delle piazze di Monza dove vengono buttati i rifiuti. Un progetto nato dalla collaborazione del gruppo Controllo di vicinato, Legambiente di Monza e Monza Plastic Free con l'aiuto di Umberto Tesoro il monzese che aveva promosso il progetto di mappatura dei lampioni rotti in città. Ma, purtroppo, la maleducazione continua a vincere sulla civiltà e sulla mancanza di rispetto nei confronti del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori ecologici. 

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