Monza, Expo: c’è chi dice No. La protesta scende in piazza.
Mentre in Villa Reale si accendono i riflettori sull'esposizione Universale 2015 una rete di comitati, cittadini e associazioni è scesa in piazza per manifestare pacificamente il dissenso all'evento.
MONZA - Si sono dati appuntamento in largo Mazzini, armati di passione, bandiere, striscioni e biciclette.
Il popolo degli anti-Expo ha colorato Monza, nella giornata in cui il capoluogo brianzolo ha ospitato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Consiglio Enrico Letta e le massime istituzioni regionali e provinciali.
Mentre Villa Reale veniva insignita ufficialmente del titolo di sede di rappresentanza di Expo 2015, all’esterno scattava la protesta organizzata da una rete di comitati, cittadini e associazioni contrari all’espozione universale e alle grandi opere in cantiere in Lombardia e sul territorio nazionale.
I manifestanti si sono radunati nelle prime ore del pomeriggio in largo Mazzini, per poi congiungersi con un centinaio di “compagni” arrivati in bicicletta da Milano.
Da lì è partito un allegro critical mass per le vie del centro che aveva l’obiettivo di giungere fino ai cancelli della Villa.
Una parata di generazioni diverse, ragazzi, anziani e famiglie al completo uniti dall’ideale.
“Ci hanno venduto l’Expo come una grande opportunità che avrebbe portato investimenti e lavoro, ma la realtà è che guadagneranno solo i costruttori delle grandi opere e i politici, come al solito”, l’idea alla base della protesta.
“Critichiamo l’austerity, qui si lucida la vetrina dell’Expo mentre nel paese cresce la disoccupazione, la povertà e la disperazione” tuonano i manifestanti.
No all’Expo significa anche schierarsi contro la Tem, la Pedemontana, la BreBemi e la Tav.
Il corteo ha attraversato le principali vie del centro storico, da piazza Trento e Trieste a via Manzoni, dall'Arengario a piazza Cambiaghi.
Una decina di ciclisti sono riusciti ad arrivare ai cancelli della Villa Reale ma le forze dell’ordine, schierati in numero ingente, li ihanno invitati cortesemente ad allontanarsi.