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Cronaca

Gran Premio, Monza deve dire addio alla Formula Uno

La rivelazione che spegne tutte le speranze arriva dal presidente dell'Aci Sticchi Damiani che ha spiegato come Ecclestone abbia declinato l'offerta per Monza e ora non resti altro che trattare su Imola

Questo settembre a Monza si correrà l'ultimo Gran Premio d'Italia. Le speranze per il rinnovo del contratto con il patron della Formula Uno Bernie Ecclestone si sono purtroppo spente: il capoluogo brianzolo sembra davvero aver perso la competizione mondiale.

L'annuncio arriva dal presidente dell'Aci Angelo Damiani Sticchi, incaricato di trattare con il boss della Formula Uno in qualità di unico interlocutore per portare avanti la trattativa per il circus automobilistico. Damiani Sticchi, secondo quanto ha riferito a "Il Fatto Quotidiano", ha ammesso che per Monza i giochi sono ormai chiusi e si tratta per Imola. 

Ecclestone avrebbe rifiutato l'offerta da 19 milioni di dollari presentata e sarebbero venuti meno tutti i margini per trattare su Monza: l'alternativa, come già era emerso negli scorsi giorni, adesso sarebbe Imola per riuscire a tenere il Gran Premio, almeno, in Italia.

Tra le motivazioni del rifiuto, al di là dell'aspetto economico, secondo quanto emerge dalle dichiarazioni del presidente Aci, ci sarebbero i lavori di ammodernamento avviati da Sias all'interno del circuito per riportare a Monza la Superbike. Mentre si attendono dichiarazioni ufficiali, pare che a determinare la chiusura del patron della Formula Uno sia stata proprio la scarsa approvazione nei confronti dell'operazto del management del Tempio della Velocità monzese impegnato da tempo in un ambizioso proetto di rilancio dell'Autodromo. 

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