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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vent'anni da Tangentopoli: un anniversario monzese

L'imprenditore monzese Luca Magni accettò di pagare a Mario Chiesa una tangente di 7 milioni di lire, fingendo di "stare al gioco". Cominciò così l'inchiesta che cambiò per sempre l'Italia

Vent'anni da Tangentopoli. Un anniversario che riguarda la Brianza. Venerdì 17 febbraio saranno passati due decenni dall'arresto di Mario Chiesa che segniò l'avvio di Tangentopoli. Fu proprio l'imprenditore monzese Luca Magni a pagare a Chiesa la tangente che lo inchiodò. Sette milioni di lire, la metà della somma richiesta per lavorare al Pio Albergo Trivulzio, consegnati fingendo di stare al gioco e permettendo ad Antonio Di Pietro di arrestarlo. Da lì comincia la storia del pool "Mani Pulite" di  Milano che avrebbe cambiato l'Italia. 

Un annus horribilis, il 1992, che vide anche le stragi di Capaci e via D'Amelio in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino. Le cronache raccontano che poi Luca Magni, proprietario di un'impresa di pulizie che per lavorare al Trivulzio era stato ricattato da Chiesa, fallì qualche anno dopo. L'imprenditore lamentò di aver perso tutti o quasi i  clienti negli anni seguenti all'inchiesta,  e di essere stato trattato "come un appestato". Le cliniche per cui lavorava non rinnovarono i propri contratti, e fu così che l'ex imprenditore che aveva alzato il sipario sulla corruzione a Milano e non spolo si trovò a fare il consulente.

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