Addio a nonna Sandra, la nonna virtuale che ha tenuto compagnia a centinaia di 'nipoti' della rete
Sandra Pozzi, classe 1934, era seguitissima: raccontava sui social la vita di una Monza che non c'è più
Per i monzesi era diventata una sorta di ‘nonna virtuale’. Sorridente, allegra, sempre con tante belle storie e ricordi da condividere. Non seduti al tavolo gustando la merenda preparata con le sue mani. Ma attraverso i social, quel Facebook che aveva permesso a nonna Sandra di mettersi in contatto con centinaia di nipoti che in realtà non aveva mai incontrato.
Nipoti (di ogni età) che adesso sono orfani dei suoi quotidiani racconti e aneddoti, tutti però conservati proprio grazie alla rete. Ieri, martedì 24 agosto, sono stati celebrati i funerali di Sandra Pozzi, classe 1934, che grazie alla rete - e all’intuizione di Massimo Rizzoli e di altri ‘naviganti’ illuminati di abbattere barriere e distanze con le nuove tecnologie - era circondata da tanti amici.
Ma soprattutto grazie alla rete è riuscita a trasferire il grande bagaglio di conoscenze e di tradizioni che aveva vissuto alle nuove generazioni. Nonna Sandra quasi ogni giorno postava su Facebook foto, racconti, aneddoti, ma anche riflessioni Centinaia di amici virtuali con i quali condivideva il suo presente, ma soprattutto il suo passato.
Dai ricordi di quei personaggi di paese, degli strani arredi nelle case degli anni Trenta e Quaranta, di una Monza che non c’è più, della stazione Centrale di Milano affollata di lavoratori e di migranti che dal Sud arrivavano al Nord in cerca di fortuna.
Come in quel post datato 9 luglio quando nonna Sandra raccontava della Monza del passato dove le famiglie numerose vivevano in due locali, con la porta sempre aperta e d’estate la tenda di cotonina che riparava dal sole. La mamma che stendeva i panni, mettendo in prima fila le lenzuola per ‘coprire’ mutande, corpetti e reggiseni in una sorta di pudore nel far asciugare la biancheria.
I ricordi del dopoguerra, dei ragazzi in due in bicicletta al Parco sobbalzando sulle buche e sentendosi un po’ come Romeo e Giulietta. Una vita dedicata al lavoro quella di nonna Sandra, che con semplicità e dolcezza ha raccontato la Monza e l’Italia che fu a tantissimi ‘nipoti’ virtuali. Una nonna che, come amava scrivere, "diceva quello che il cuore le dettava, sempre una parola buona per tutti".
La sua morte ha profondamente colpito i social monzesi. Tantissime le dimostrazioni d’affetto che hanno inondato la rete con il tam tam del volto sorridente della nonna virtuale che è stato condiviso dai suoi ‘nipoti’.