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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lutto / Mezzago

Maurizio il calciatore 'missionario' che ha donato un futuro ai bimbi del Madagascar

Mezzago non dimentica il suo missionario con la passione del calcio e ha organizzato una mostra fotografica sul suo operato

"Solo adesso, dopo pochi mesi dalla sua scomparsa, ci rendiamo conto del grande lavoro e del grande amore che il nostro Maurizio aveva seminato in Madagascar". C'è commozione nelle parole degli amici di Maurizio Crespi il volontario laico di Mezzago che ha dedicato una vita ai poveri dell'Africa. 

Erano in tanti - familiari, amici e conoscenti - coloro che nella serata di venerdì 16 settembre hanno partecipato all'inaugurazione della mostra dedicata a Maurizio Crespi. Un nome noto e amato in paese: Maurizio, 58 anni, è morto a causa di un malore il 26 giugno di quest'anno, proprio nel giorno del suo compleanno. Mezzago è rimasta sconvolta da questa improvvisa e prematura scomparsa. Tutti conoscevano e stimavano quel ragazzo - poi diventato uomo - che aveva davanti una carriera calcistica nell'Inter, ma che ai campi da calcio ha preferito le missioni in Africa, nel suo amato Madagascar. 

"Era sorridente e solare - ricordano -. Sapevamo che in Africa in questi anni aveva fatto un grande lavoro come missionario a servizio delle popolazioni povere. Aveva costruito villaggi, scuole, ospedali, aveva coinvolto molti mezzaghesi nei suoi progetti. Persino l'ospedale di Vimercate. Proprio quando il nosocomio brianzolo si stava trasferendo nella nuova sede, in Africa Maurizio stava costruendo un ospedale e alcuni arredi e attrezzature sono state spedite proprio dalla Brianza". 

Poi in primavera il ritorno a casa. Un ritorno atteso: causa covid il missionario per alcuni anni non era riuscito a tornare in Italia. Accolto a braccia aperte dalla comunità Maurizio il 26 giugno è morto improvvisamente per un malore. "Siamo ancora sconvolti ed increduli - concludono -. Ieri sera ammirando le foto del suo operato in Africa e i video di quello che aveva fatto e dell'amore dal quale era circondato avevamo le lacrime agli occhi".

La mostra, allestita in oratorio, rimarrà aperta sabato 17 e domenica 18 settembre, e anche il prossimo fine settimana. L’ingresso è libero.

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