I Motorpsycho al Bloom tra rock, grunge e psichedelia
Pochi gruppi hanno influenzato il rock alternativo degli ultimi vent'anni come i norvegesi Motorpsycho. La band capitanata da Bent Sæther è in pista dal lontano 1991. Ed ha uno storico legame con il Bloom di Mezzago
MONZA - Pochi gruppi hanno influenzato il rock alternativo degli ultimi vent’anni come i norvegesi Motorpsycho.
La band capitanata da Bent Sæther è in pista dal lontano 1991, anno del loro esordio discografico “Lobotomizer”, negli anni in cui anche nelle classifiche spadroneggiava il rock dei gruppi di Seattle.
LA LOCATION: IL BLOOM, TEMPIO DEL ROCK DOVE SUONARONO I NIRVANA
Dopo 22 anni, decine di album che hanno spaziato tra grunge, hard rock e psichedelia e qualche cambio di formazione, la band originaria di Trondheim è più viva che mai.
Il trio sforna dischi a cadenza annuale ed è perennemente è in tour, soprattutto in Olanda, Belgio, Germania e nel nostro paese.
L’ultima fatica di questi rocker vichinghi si intitola “Still Life with Eggplant”, pubblicato lo scorso 12 aprile, che i norvegesi hanno deciso di presentare ai fans italiani con quattro concerti che oltre a Bologna, Roma e Treviso toccano anche la Brianza.
L’appuntamento da non mancare è per stasera al Bloom di Mezzago, locale a cui i Motorpsycho sono molto affezionati tanto che l’ultimo concerto brianzolo risale a meno di un anno fa. Un affetto e una passione ampiamente ricambiati dal pubblico che ha risposto esaurendo i biglietti disponibili in poche settimane.