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Cronaca

Frasi offensive contro la figlia di Staffelli ma il "king" di Monza è "introvabile"

Dopo la denuncia presentata da Rebecca Staffelli la procura di Monza ha chiesto l'archiviazione. Ma, specificano da via Solera: solo per le accuse relative alle minacce. Il trapper è stato invece rinviato a giudizio per diffamazione

Frasi volgari e violente nei confronti delle donne. E bersaglio delle rime di Simone Rizzuto, trapper monzese già in passato protagonista delle cronache locali, è stata anche Rebecca Staffelli, la figlia dell'inviato di Striscia la Notizia. Menzionata in più di una occasione nei testi e nei video. E per questo denunciato dalla giovane.  

"Ho fatto regolare denuncia tramite i miei legali con la speranza che la giustizia rimuovesse poi dal web quei video dai toni decisamente minacciosi e che venissero presi i dovuti provvedimenti per la mia tutela" ha spiegato Rebecca Staffelli, nel servizio andato in onda lunedì 25 aprile durante la trasmissione. Ma la procura di Monza ha chiesto l'archiviazione per il procedimento perchè - secondo quanto documentato e denunciato da Staffelli - "non sono emersi elementi utili per l'identificazione del responsabile". 

"Ma è possibile che la procura non sia riuscita a identificare Simone Rizzuto? Eppure è lui stesso che pubblicizza come trovarlo e dove trovarlo sui suoi social" aggiunge Staffelli che durante il servizio - registrato proprio fuori dalla sede di via Solera - mostra anche uno scambio di messaggi con una fan in cui il trapper fornisce il suo indirizzo di casa, a Villasanta. E insieme ai selfie, le stories su Instagram e i tag nei locali della città che frequenta sui social Mr Rizzus pubblicizza anche i suoi concerti, con evidente indicazione delle location. "A questo punto noi auspichiamo che la procura di Monza prenda tutte le prove che abbiamo raccolto e faccia fare alla giustizia il corretto decorso" conclude Staffelli.

"Nessuna archiviazione: c'è stato il rinvio a giudizio"

Ma a chiarire i contorni della vicenda giudiziaria è stata la stessa procura, tramite il procuratore capo Claudio Gittardi, raggiunto telefonicamente da MonzaToday. "Non c'è stata nessuna archiviazione: Simone Rizzuto è stato rinviato a giudizio" ha spiegato. Il trapper monzese dovrà rispondere di diffamazione nei confronti di Rebecca Staffelli, figlia dell'inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli. E la citazione in giudizio risale al 3 settembre 2021.

"La richiesta di archiviazione che è stata mostrata riguarda uno stralcio della denuncia" specifica il procuratore. Si tratta dell'archiviazione delle accuse relative alle minacce e alle accuse relative alla presunta violazione dell'articolo 414 del codice penale (Istigazione a delinquere) per le frasi offensive contenenti riferimenti alle forze dell'ordine. Mentre il trapper monzese che a seguito della denuncia presentata risulta essere stato identificato in data 21/11/19 ora andrà a processo per diffamazione. Oltre ai riferimenti alla figlia di Staffelli contenuti in alcuni testi delle canzoni, Rizzuto aveva pubblicato su Instagram una stories con un questionario che conteneva riferimenti alla giovane. E per la vicenda - che evidentemente non è stata archiviata - c'è anche la data di inizio del procedimento penale: 25 gennaio 2023.

Le minacce a Brumotti

"Ci sono tante altre canzoni di questo soggetto dove appare evidente la denigrazione nei confronti delle donne e anche delle forze dell'ordine" prosegue Staffelli. In diversi testi gli stessi protagonisti del programma vengono citati, tra cui Staffelli e Brumotti ("Brumotti ha i giorni contati"). E proprio per le frasi nei confronti dell'inviato di Striscia che a Monza aveva registrato alcuni servizi denunciando il degrado di stazione e giardinetti, aree di spaccio, il trapper monzese insieme al collega Jordan Jeffrey erano stati accusati di minacce e insulti via social e denunciati dagli agenti della Squadra Mobile della questura di Monza. 

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