rotate-mobile
Cronaca

Rivoluzione multe: più "salate" in base al reddito

'idea annunciata dal viceministro delle infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami

Più alte in base a quanto più elevato è il reddito. Questa la rivoluzione delle sanzioni che potrebbero essere parametrate in base al reddito. A lanciare l'ipotesi, come spiega Today.it, è Galeazzo Bignami, viceministro delle infrastrutture e trasporti, durante la presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale: "Nell'ambito della revisione del codice della strada, effettueremo un approfondimento sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra sanzioni e reddito".

L'ipotesi: multe in base al reddito

"L'introduzione di multe legate al reddito non è una decisione assunta o una certezza", chiarisce Bignami facendo riferimento a "un elemento di studio nell’ambito della revisione del Codice della Strada". "Si può approfondire l'introduzione di un meccanismo di proporzionalità tra le sanzioni e il reddito: è da valutare se corrisponda a logiche di congruità ed equità sociale. La situazione in cui una persona di reddito molto elevato venga afflitta con una sanzione di 130 euro è differente da quella di una persona che con quella sanzione" viene 'toccata' "per il 10% del proprio reddito". "Il tema dell’incidentalità è particolarmente drammatico. Credo, innanzitutto, che il richiamo alla disciplina dei giovani sia molto corretto. È fondamentale, inoltre - ha scandito Bignami - intervenire sul piano infrastrutturale per garantire una maggiore sicurezza stradale, a partire dalla realizzazione delle smart city e favorendo l’uso delle nuove tecnologie", aggiunge.

Codice della strada, la proposta di Salvini

Le riflessioni di Bignami si inseriscono nel quadro delineato da Matteo Salvini. ''Abbiamo un Codice della Strada di 30 anni fa con alcuni aggiornamenti. Vorrei convocare un tavolo code già prima della fine anno, la prossima settimana per aggiornare il Codice'', dice il vice premier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. ''Dobbiamo intervenire sulle sanzioni, non tanto economiche e penali, ma in termini temporali. Diverse associazioni di vittime della strada chiedono la revoca a vita della patente nei casi più gravi. Chi si mette alla guida ubriaco marcio o drogato deve sapere che è un potenziale assassino. Quindi la sospensione della patente per due o tre anni o la revoca a vita va fatta'', sottolinea.

''È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano. È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l'educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo''. ''Dobbiamo intervenire sui punti patente - spiega Salvini - perché stando alle statistiche di qualche anno fa gli italiani erano corretti alla guida, perché il 98% ha più di 20 punti. Fra gli zero e nove punti ci sono 'solo' lo 0,24%, che sono 100 mila persone. Questo ci deve far riflettere".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rivoluzione multe: più "salate" in base al reddito

MonzaToday è in caricamento