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Cronaca

Cellulare alla guida, 250 multe a Monza: in azione anche i "falchi"

In azione pattuglie in motocicletta in borghese per reprimere l’uso dello smartphone al volante. Le sanzioni

Una telefonata senza auricolare mentre si è bloccati nel traffico, un sms scritto al volante e ancora uno sguardo ai social o a WhatsApp.

Prosegue a Monza la campagna avviata dalla polizia locale per reprimere i comportamenti scorretti legati allo smartphone alla guida. Sono state 250 infatti le multe comminate nel capoluogo brianzolo in poco più di tre mesi, da gennaio 2019. Di queste 100 violazioni sono state accertate dai “falchi”, le pattuglie in borghese in motocicletta della polizia locale.

Secondo il Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC) nel 2017 il 27 per cento degli incidenti automobilistici sono stati causati dall’uso del telefono cellulare mentre si guida, mentre l’Aci ritiene che 3 incidenti su 4 siano dovuti alla distrazione: cellulari e smartphone le cause principali.

La Polizia Locale ha deciso di affrontare questa emergenza con un servizio specifico grazie al quale agenti in borghese, in sella a una motocicletta, controllano le strade della città. Sulle due ruote senza sirene e divisa possono affiancarsi facilmente alle auto, anche quelle in fila ai semafori, per guardare ciò che accade nell'abitacolo, imponendo l'alt se il guidatore è alle prese con il cellulare.

Secondo l’Assessore alla Sicurezza, Federico Arena, l’azione preventiva messa in campo con i “falchi” si è rivelata particolarmente efficace e ha confermato la grande diffusione di questo comportamento pericoloso. Dal comando fanno sapere che le sanzioni comminate in totale sono state 352, 102 dovute al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, con 1.760 punti della patente decurtati.

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