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Cronaca

Nicolò, il giovane cuoco che fa la gavetta sui fornelli di casa

Nicolò Farina, diploma all'alberghiero e all'Accademia Alma, non resta con le mani in mano. Con i ristoranti chiusi fa esperienza nella cucina di casa e in quella dei clienti

Quando due anni fa si era diplomato all’Istituto Alberghiero progettava la sua vita dietro ai fornelli. Non certo, però, quelli di casa sua. Ma Nicolò ha fatto di necessità virtù, e con ristoranti e alberghi chiusi (non si sa ancora fino a quando) non ha voluto, comunque, tenere il suo sogno nel congelatore.

Nella cucina di casa sperimenta nuovi piatti

Nicolò Farina, 21 anni, monzese,  in piena emergenza sanitaria ha intrapreso la professione di cuoco a domicilio. Nei giorni scorsi ha messo in rete il suo sito; poi grazie anche al passaparola sta iniziando a scaldare le padelle. Nicolò non è uno che ama stare con le mani in mano: dopo il diploma all’Istituto alberghiero don Gnocchi di Carate Brianza  ha frequentato la prestigiosa Scuola internazionale di cucina italiana Alma. Poi, in piena emergenza sanitaria, con il suo settore praticamente fermo da un anno, ha deciso di investire sui suoi sogni e sui suoi studi.

"Uso il periodo della pandemia per fare esperienza ai fornelli"

“Fin da bambino coltivo la passione per la cucina che, stranamente, non ho ereditato da nessuno – racconta -. I miei genitori sono medici e mi raccontano che già quando avevo due anni dicevo che volevo fare il cuoco”. Un sogno che si è avverato in un momento all’apparenza non proficuo per il settore. “Certo ci sono difficoltà, ci vorrà tempo, ma non possiamo farci prendere dallo sconforto. Ho deciso di iniziare questa attività anche per riempire il tempo che l’emergenza sanitaria aveva immobilizzato. Contemporaneamente devo anche fare esperienza. Prima del covid progettavo di lavorare nei ristoranti per almeno una decina di anni”. Il tempo della gavetta, poi il salto di qualità e il grande sogno di aprire un ristorante tutto suo.
Il virus ha rotto i piani del giovane cuoco brianzolo che ha deciso di iniziare da quello che sarebbe poi stato il suo punto d’arrivo.

In tavola omaggio ai piatti della tradizione lombarda

“La mia cucina si basa sulla scoperta dei sapori locali e di quelli della tradizione lombarda – prosegue -. Anche se in realtà amo anche scoprire la cultura enogastronomica delle altre regioni e degli altri Paesi”. Ma il legame con la sua terra è profondo e ha deciso di portarlo anche in cucina. “Il mio sogno è aprire un locale dedicato alla cucina lombarda – prosegue -. Nel frattempo propongo i piatti della tradizione”. Pur non essendo un amante della casseuola ha una forte passione per quello che la terra brianzola produce. “Il mio piatto preferito è la trippa”.
Mai arrendersi e mentre attendeva che il sito prendesse forma, oltre ad allenarsi ai fornelli il giovane cuoco monzese ha approfondito le conoscenze enogastronomiche del territorio scoprendo che la Brianza è anche terra di ottimi vini.

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