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Sabato, 20 Aprile 2024
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La morte di Elio, 90 anni di Caprotti e papà Sandro: un anno di notizie

Un anno di notizie raccontate in un solo articolo. Tutti i fatti e le storie che hanno segnato i dodici mesi di Monza e della Brianza. Il racconto

Storie che hanno aperto il cuore e emozionato tutti. Tragedie che hanno provocato rabbia e dolore in una città e una provincia intere. Denunce di situazioni di degrado insostenibile che hanno trovato l’appoggio e la condivisione di tutti e fatti, con qualche simpatica nota di colore, che hanno regalato una risata, magari amara. E’ stato un anno ricco di notizie per Monza il 2015, che si chiude all’insegna della polemica per la decisione dell’amministrazione di non vietare i botti di Capodanno in città. Nei dodici mesi precedenti, però, di polemiche, di storie, di “fatti” ce ne sono stati tanti altri. MonzaToday prova a raccontarli tutti, "premiando" gli articoli che i lettori hanno mostrato di apprezzare, e leggere, di più. 

Il 2015 non è stato decisamente un anno fortunato per i due ladri presi a pugni e “buttati” dal balcone da due uomini, padre e figlio, residenti nel quartiere San Rocco. A marzo scorso, i due malviventi erano stati scoperti sul balcone di casa dai proprietari, che erano passati alle maniere forti. Risultato: i due banditi sono stati costretti a lanciarsi da un balcone al secondo piano, dopo averle anche prese. 

L’anno che si chiude giovedì sera, però, è stato anche l’anno del compleanno di Bernardo Caprotti, il signor Esselunga. Grande successo ha avuto l’iniziativa dei suoi 22.218 dipendenti che il 7 ottobre hanno comprato una pagina sul Corriere della Sera e una sul Wall Street Journal per fare gli auguri al loro “boss”. Semplice, e altamente significativa, la frase scelta dai lavoratori: “Never give up”. E di mollare, l’imprenditore simbolo della Brianza, non ne ha minimamente intenzione. 

Elio, fiori e una lettera sul luogo della tragedia - Foto Costanza/©MT

Il 2015, però, passerà alla storia di Monza anche per le tragedie che lo hanno segnato. La più drammatica, quella più sentita, è stata senza dubbio la morte di Elio Bonavita, quindicenne calciatore di Villasanta. E’ il 22 marzo, Elio è a bordo della C1 di famiglia insieme a sua mamma. Su viale Brianza, una manovra sconsiderata di un imprenditore alla guida di un’Audi Q5 innesca una carambola spaventosa tra cinque auto. A farne le spese sarà proprio il quindicenne, che quella mattina stava andando a giocare con la sua squadra, “La Dominante”. La madre di Elio resterà gravemente ferita e passerà diversi mesi in ospedale. L’imprenditore, fuggito dopo lo schianto, si consegnerà soltanto il giorno dopo raccontando di non essersi accorto di nulla

VIDEO | Il tragico incidente costato la vita a Elio

incidente (Frame da Corriere tv)-3

Pochi mesi dopo, a luglio, è stato il momento di una grande emergenza ambientale causata da un incendio che ha distrutto due aziende di Nova Milanese. La mattina del 2 luglio, infatti, un rogo di proporzioni spaventose ha distrutto la “Serruggia S.a.s” e una vicina ditta di produzione di materiale plastico. Ci sono voluti alcuni giorni, poi, per scongiurare il rischio di presenza nell’aria di elementi inquinanti e tossici. 

Fiamme senza controllo: l'incendio devasta il capannone - IL VIDEO

video incendio nova-3

E' stato un annno ricco di fantasia e inventiva, invece, per alcuni genitori monzesi che - a giugno scorso - hanno tentato di difendere l’indifendibile. “Chiamati a rapporto” da una ragazza la cui auto era stata danneggiata da alcuni sassi lanciati dai loro figli, i “simpatici” padri hanno spiegato alla vittima che a colpire la sua macchina erano stati - letteralmente - “dei meteoriti”. Altro che sassi.  

Di tutt’altro tenore la storia di papà Sandro, che in una sera di settembre, in un colpo solo, è diventato immaginariamente il papà di tutti i monzesi e i brianzoli. Il giovane papà, accompagnato soltanto dalla sua “barba d’artista”, si è presentato sul palco di “Tu si què vales”, famosa trasmissione di canale 5, per realizzare il sogno della sua piccola Emma, morta troppo presto per una brutta malattia: cantare davanti a Maria De Filippi. E, quella sera, papà Sandro ci è riuscito.  

IL VIDEO | Papà Sandro canta per la sua Emma: commozione in studio

sandro ungaro-3

Grande commozione e grande rabbia ha, invece, suscitato in tutta Monza e la Brianza la storia della cagnolina uccisa annegata nel canale Villoresi. A giugno scorso, qualcuno le ha legato una pietra al collo e l’ha buttata in acqua, lasciandola morire lì. A nulla erano serviti tutti i disperati tentativi di salvare la vita all’animale. Da quel giorno, però, spontaneamente, è nato un gruppo - “Non voltiamogli le spalle” - che si batte per la difesa e la tutela degli animali a Monza e in tutta Italia. 

Il 2015, però, è stato anche anno di arresti, sparatorie e inseguimenti. Quello che più aveva turbato e preoccupato i cittadini era andato in scena a metà giugno, quando due pregiudicati a bordo di una Smart nera avevano ingaggiato una serrata “lotta” con una pattuglia di carabinieri andata avanti da Ceriano Laghetto fino a Cesano Maderno. Lì, nei pressi del villaggio Snia, c’era stato un conflitto a fuoco tra i militari e i fuggitivi. Uno di loro era rimasto ferito gravemente, un altro era stato arrestato.  

L’anno che si appresta a salutare tutti è stato, per Fabrizio Corona, l’anno del ritorno alla libertà. L’ex re dei paparazzi, però, non ha smesso di far parlare di sé e l’ultima “perla” l’ha regalata, a novembre scorso, in pieno centro a Monza. In via Vittorio Emanuele, durante l’inaugurazione del negozio di un amico, Corona avrebbe infatti minacciato e aggredito fisicamente una giornalista di TgCom24, “colpevole” di volergli fare soltanto qualche domanda. L’ufficio stampa dell’ex marito di Nina Moric ci aveva poi tenuto a chiarire che in realtà non c’era stata nessuna aggressione. La giornalista, però, era finita in ospedale. 

Nessun pericolo di smentita, invece, per la denuncia di un lettore di MonzaToday, che a novembre ha “impugnato” il suo smartphone e ha mostrato quello che è costretto a vedere tutti i giorni nella zona di casa sua, tra viale Stucchi e viale Sicilia. Il copione è uguale tutte le sera: prostitute in strada, auto ferme a bordo carreggiata per contrattare con le ragazze e trans che alla vista dei passanti mostrano i “gioielli di famiglia”. Per i residenti di zona, evidentemente, non è stato un anno buono. 

Prostitute e trans che si masturbano in strada | VIDEO

foto video trans viale stucchi-2

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