rotate-mobile
Cronaca

Duplice omicidio e suicidio tra Segrate e Bottanuco

Un imprenditore 82enne ha ucciso con un colpo di pistola prima il suo socio in affari poi la moglie costretta da un ictus sulla sedia a rotelle e, infine, si è tolto la vita

Un duplice omicidio con suicidio: è questa la tragedia che si è consumata tra Bottanuco, nella bergamasca, e Segrate. Domenico Magrì, imprenditore 82enne, ha sparato un colpo di pistola al suo socio, Carmelo Orifici, poi ha raggiunto la propria villetta alle porte della Brianza e ha ucciso la moglie, Maria Artale, costretta da un ictus su una sedia a rotelle ormai da qualche anno.

Come ultimo disperato gesto Magrì si è poi puntato la pistola alla tempia e ha esploso il colpo che lo ha ucciso.

A determinare la drammatica decisione dell’uomo deve essere stata l’esplosione di un malessere covato da tempo per gli affari e le discussioni con il socio che di giorno in giorno erano sempre più frequenti.

Magrì ha ucciso il compagno di affari in un parcheggio di Segrate, alle porte di Milano, dove i due avevano un appuntamento poco dopo le 10 di giovedì mattina.

A trovare il cadavere di Orifici, fratello dell’ex sindaco di Segrate, è stato uno dei suoi figli che doveva essere presente all’appuntamento ma per una tragica fatalità era arrivato tardi.

L’assassino però era già lontano, in direzione Bottanuco dove, poco dopo, i carabinieri della compagnia di Treviglio lo hanno trovato nella sua villetta in via Massimo Kolbe, morto, accanto il cadavere della moglie assassinata.

A piangere su quei corpi ormai senza vita gli inquirenti hanno trovato la colf che ha raccontato che al suo arrivato l'imprenditore l’aveva allontanata dalla casa con la scusa di una commissione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Duplice omicidio e suicidio tra Segrate e Bottanuco

MonzaToday è in caricamento