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Giovedì, 28 Marzo 2024
Omicidio

Alessandro Impagnatiello confessa: ha ucciso la fidanzata Giulia Tramontano, incinta al 7° mese

Il fidanzato aveva denunciato la scomparsa di Giulia domenica sera: il ritrovamento nella notte di giovedì

Il cadavere di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al 7° mese scomparsa dai radar familiari da sabato, è stato trovato non lontano dalla sua abitazione a Senago (Milano). A far recuperare il corpo senza vita della donna è stato il fidanzato e futuro padre del bimbo che portava in grembo, Alessandro Impagnatiello. È crollato nella notte durante l'interrogatorio, fino a confessare l'omicidio. L'uomo, 30 anni e barman in hotel di lusso a Milano, è accusato di omicidio aggravato, interruzione di gravidanza non consensuale e per l'occultamento del cadavere della compagna, che lavorava come agente immobiliare ed era originaria di Sant'Antimo, nel Napoletano.

La svolta, il cadavere e la confessione dell'omicidio

La svolta in questa storia - cominciata con una denuncia di scomparsa presentata da Impagnatiello presso i carabinieri domenica sera - arriva tra il pomeriggio di mercoledì e la notte di giovedì. Gli investigatori escludono alcune piste e si concentrano su altre: viene meno l'idea dell'allontanamento volontario dopo un grave litigio col fidanzato, l'uomo aveva detto che mancavano passaporto e bancomat. In quel momento resta la possibilità del gesto estremo ma alcune incongruenze lasciano aperta la possibilità dell'omicidio. E la procura di Milano va in quella direzione. Il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo iscrivono nel registro degli indagati - per omicidio aggravato - il 30enne. A quel punto sull'appartamento in via Novella 14/A che i due giovani condividevano, mai perquisito fino a quel momento, vengono messi i sigilli e arriva la Sezione investigazione scientifiche dei carabinieri, per fare rilievi e accertamenti.

I rilievi dei carabinieri a casa di Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano

Tracce biologiche, forse sangue, vengono  trovate nell'auto dell'uomo, un Volkswagen T-Roc. Nel frattempo le ricerche della ragazza proseguono per mano dei vigili del fuoco, dei carabinieri di Rho e di Milano, della protezione civile, con cani ed elicotteri, con la certezza che il corpo si trovi in una determinata area tra il parco delle Groane, il canale Villoresi, un campo da baseball e aree boschive distanti circa un chilometro e mezzo dalla casa dei due. Intorno all'una di notte giovedì il cadavere di Giulia Tramontano viene ritrovato in un lembo di terra dietro ai box di una palazzina. È Impagnatiello a indicare dove cercare: la salma è nascosta dalla vegetazione e, secondo le prime informazioni, presenta segni di bruciature.

La doppia vita del fidanzato: il possibile movente

L'omicidio sarebbe maturato in un contesto di bugie e tradimenti. Alessandro Impagnatiello, attualmente barman presso Armani Bamboo Bar, stando ai riscontri dei militari, aveva una doppia vita. Sarebbe stata proprio l'amante, una collega, a chiedere al 30enne di incontrare la compagna 29enne, proprio l'ultimo sabato di Giulia Tramontano, per una sorta di incontro chiarificatore dai contorni ancora non ben definiti. Entrambe le donne, prima ignare l'una dell'altra dallo scorso aprile avrebbero iniziato ad avere sospetti. Dopo quell'incontro, Tramontano sarebbe tornata e si sarebbe sfogata con la madre e la sorella. Ci sarebbe anche una telecamera che riprende la ragazza ancora in vita nella serata di sabato, intorno alle 20. Poi da quella sera, dopo alcune attività al telefono - il messaggio a un'amica: "Sono turbata, vado a dormire" -, il buio.

Giulia Tramontano incinta
Giulia Tramontano, ragazza scomparsa

A questo punto c'è un vuoto. Domenica la famiglia della ragazza comincia a preoccuparsi per il suo silenzio prolungato. La 29enne, da cinque anni a Milano, telefonava puntualmente la mamma ogni domenica mattina ma non lo aveva fatto. E il cellulare era sempre spento. Inizia la messinscena di Impagnatiello che va a fare denuncia di scomparsa. Dice di aver trascorso con lei la serata di sabato, di essere uscito domenica mattina per andare al lavoro, mentre lei ancora dormiva, ma di non averla ritrovata al suo ritorno. Oltre a Giulia, da casa, secondo il fidanzato, erano spariti 500 euro, il passaporto della donna e il bancomat. 

Le incongruenze nel racconto del fidanzato e l'omicidio

Dalla denuncia del 30enne, però, emergono alcune incongruenze. All'inizio parla di un luogo con un indirizzo inesistente dove secondo lui sarebbe andata la fidanzata. Poi quello strano silenzio della 29enne per tutta la giornata di domenica. Ma anche il 'silenzio' dei tabulati e dei movimenti bancari. Anche la storia del passaporto sembra confutata dalla mancanza di prenotazioni di voli e hotel. La famiglia di Tramontano raggiunge Milano per unirsi alle ricerche. Ci sono anche momenti di tensione tra i parenti della ragazza e il 30enne, fuori dall'abitazione di Senago. I giorni passano e nel frattempo si attiva la macchina per la ricerca di persone scomparse con associazioni specializzate e tam tam sui social.

L'appello dell'associazione Peneloper per ritrovare Giulia Tramontano
L'appello dell'associazione Peneloper per ritrovare Giulia Tramontano

Tutto inutile: perché Giulia Tramontano non è scomparsa ma è stata uccisa. Gli accertamenti di procura e carabinieri proseguono. Si indaga per capire se qualcuno possa aver aiutato il 30enne. E per ricostruire proprio quel 'buco' di ore, tra sabato sera e domenica mattina, quando il barman va via per andare a lavorare. Le ore durante le quali l'uomo ha ucciso e nascosto il corpo della donna e di suo figlio.

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