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Omicidi

Lucia, uccisa e sgozzata in casa sua a Sesto: il figlio fermato dai carabinieri per omicidio

La donna è stata uccisa nel pomeriggio di martedì. Fermato il figlio per omicidio. La storia

Un colpo, il più violento, le ha praticamente aperto la gola. Poi, attorno al taglio principale, i primi esami di investigatori e inquirenti hanno "fotografato" altre ferite più lievi, "di punta". Come se chi l'ha colpita - come se suo figlio, perché sarebbe la sua la mano omicida - si fosse accanito sul suo corpo per diversi, lunghissimi, secondi, prima di scappare. 

Sarebbe stata sgozzata proprio da suo figlio Corrado, Lucia Benedetto, la donna di quarantanove anni trovata morta martedì pomeriggio nella sua casa al primo piano del condominio al civico 60 di via Sicilia, a Sesto San Giovanni.

L'allarme è scattato alle 18.37 in punto, quando suo marito - un 54enne italiano che lavora come barelliere in un ospedale di Milano - è tornato a casa dopo il proprio turno. L'uomo, stando a quanto appreso, ha trovato l'abitazione chiusa dall'interno e in perfetto ordine. 

Il cadavere scoperto da suo marito

Sul corpo di sua moglie - una vita da casalinga - c'erano i segni di diversi fendenti e nel bagno, abbandonato lì, un levatorsoli: un utensile da cucina affilato, probabilmente proprio l'arma utilizzata per il delitto.

I militari della sezione rilievi sono rimasti in quell'appartamento a lungo: loro, insieme al magistrato incaricato Antonio Pepè, hanno passato al setaccio quella casa al pian terreno di un condominio di otto piani, con il portone trasparente, due alberi all'ingresso e le piante a coprire le inferriate. 

Figlio scappato da casa

In quella abitazione Lucia e suo marito vivevano insieme a loro figlio Corrado, un ragazzo poco più che ventenne. Quando il marito della vittima è rientrato nell'appartamento, di lui non c'erano tracce: sembra - stando a quanto ripreso dalle telecamere comunali - che fosse uscito circa un'ora prima.

I carabinieri lo hanno cercato per tutta la serata e per tutta la notte, ma inutilmente. Il giovane, che ha problemi comportamentali e che già qualche mese fa era scappato di casa, sembrava essere sparito nel nulla ed essersi allontanato a bordo di una bicicletta, ma con sé non aveva né soldi, né cellulare. 

Fermato per omicidio volontario

La caccia all'uomo ha dato i suoi frutti alle 15.10 di mercoledì, quando i carabinieri lo hanno fermato a Cinisello Balsamo. Il giovane era proprio in bici ed è stato visto da una pattuglia del Radiomobile in via Avogrado, a un paio di chilometri dalla casa teatro dell'omicidio.

Il 21enne ha cercato di fuggire e di opporre resistenza, ma è stato bloccato. Il ragazzo è stato portato in caserma per essere ascoltato ed è poi stato fermato su ordine del pm con l'accusa di omicidio volontario. Sembra, stando a quanto appreso, che non sia stato in grado di sostenere l'interrogatorio.

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