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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Brugherio / Via Caduti del Lavoro

Omicidio in Brianza, strangola la moglie a letto e finge caduta: donna muore in ospedale

Alla fine l'uomo, 80 anni, ha confessato l'omicidio. Ad accorgersi che i lividi sul collo della donna erano riconducibili a una presunta aggressione sono stati i medici in ospedale

Una vita passata insieme, due figlie e l'arrivo dei nipoti. Poi le giornate tutte uguali, divise tra le preoccupazioni della malattia e la sedia a rotelle con cui la moglie ormai era costretta a muoversi a causa dell'infermità. Infine il buio: quell'istante in cui avrebbe stretto le mani attorno al collo della compagna di una vita, premendo così forte da lasciarla agonizzante sul letto. Per qualche minuto o forse per una notte intera. Per mettere fine - come lui stesso poi ha confessato dopo lunghe ore di interrogatorio - a un dramma della sofferenza che non riusciva più a sopportare.

Che cosa sia scattato nella testa dell'uomo, G.L.B., classe 1940, resta ancora da capire. Quello che è avvenuto dopo, quando nell'abitazione di via Caduti del Lavoro, a Brugherio, all'alba di martedì 4 agosto è arrivata un'ambulanza per prestare soccorso alla donna, in stato di incoscienza, è diventato chiaro con il passare delle ore. 

La chiamata alla nipote per chiedere aiuto 

La donna, Rosalba Teresa Rocca, 86 anni, è arrivata in ospedale a Vimercate in gravissime condizioni. I medici si sono accorti subito che i lividi e i segni che aveva attorno al collo raccontavano una verità diversa da quella riferita dall'uomo e hanno effettuato alcuni accertamenti clinici, cercando di capire che cosa fosse successo. Così sono iniziate le indagini dei carabinieri della stazione di Brugherio su disposizione della Procura di Monza coordinate dal sostituto procuratore Michele Trianni. 

La finta caduta, il malore e la confessione

E la versione del marito, che aveva spiegato ai militari che la signora si sarebbe sentita male forse in seguito a una caduta e che l'avrebbe sorpresa così nel letto, ha iniziato presto a vacillare. Agli inquirenti il pensionato ha infine confessato di aver stretto le mani intorno al collo della donna - affetta da patologi fisiche e mentali - in un momento di disperazione. Fermandosi forse solo quando ormai era troppo tardi. Prima della chiamata ai soccorsi sono trascorsi diversi minuti o forse addirittura ore e solo all'alba, intorno alle sei, l'uomo ha alzato il telefono per chiedere aiuto a una nipote. Nell'abitazione, una villetta indipendente in un dedalo di stradine residenziali in una zona tranquilla del comune brianzolo, alle porte di Monza, le sirene dell'ambulanza hanno rotto il silenzio, portando alla luce questo triste dramma familiare dove nulla sembra mai avesse lasciato presagire la tragedia. 

Sono stati i medici in ospedale infatti a rendersi conto delle gravissime condizioni in cui versava la pensionata che nella notte tra giovedì e venerdì poi è deceduta. Venerdì nel pomeriggio i carabinieri della compagnia di Monza hanno dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare per il marito che ora si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di omicidio volontario.

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