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Open Village Monza, l'assessore Colombo conferma il "no"

Ecco perché è impossibile edificare nell'area indicata dalla Fondazione Tavecchio fino a un nuovo documento di piano territoriale

Un progetto valido, per offrire formazione e sostegno a persone con disabilità, ma arenato tra le scartoffie burocratiche.

E’ questo il destino che si prospetta, almeno per adesso, per l’Open Village Monza della Fondazione Onlus Alessio Tavecchio, un progetto per la realizzazione di un centro polifunzionale di riabilitazione che, come spiega l’assessore alle politiche urbanistiche del comune di Monza, Claudio Colombo, “ha il solo limite di non essere realizzabile sull’area proposta”.

Il terreno scelto per la struttura si estende per 12.000 mq vicino all’area dello stadio Brianteo, un'area che appartiene alla Fondazione ma resa temporaneamente non edificabile dal Piano Territoriale Generale, in attesa della definizione del nuovo documento di piano che si presume completato entro la fine dell’anno 2014.

E’ questo quanto si apprende dal comunicato della Fondazione, confermato anche dalle parole dell’assessore Colombo che ha dichiarato come ai proponenti  sia stato più volte spiegato che il progetto “interessa un’area libera e verde su cui lo strumento urbanistico vigente non consente interventi”, dove non è nemmeno possibile la deroga al piano che invece l’associazione chiede.

Colombo nega invece di aver mai osteggiato il progetto, e conferma di voler dialogare sulla Fondazione. Che invece parla di "un Ponzio Pilato che continua a sopravvivere anche ai nostri giorni".

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