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Cronaca

Operai morti con l'azoto all'Humanitas: quattro persone indagate

Si tratta di legali rappresentanti e amministratori delle aziende Sol e Autotrasporti Pe' di Costa Volpino (Bg)

Quattro persone indagate per la morte del 46enne Emanuele Zanin e del 44enne Jagdeep Singh, gli operai morti martedì 28 settembre a causa di una fuga di azoto mentre stavano lavorando nella sede distaccata dell'ospedale Humanitas a Pieve Emanuele (Milano).

Chi sono i due operai morti 

Ad essere iscritti nel registro degli indagati per l'ipotesi di omicidio colposo in relazione ai decessi dei due lavoratori i legali rappresentanti e amministratori delle aziende Sol e Autotrasporti Pè di Costa Volpino (Bergamo). Le iscrizioni sono atti di garanzia per proseguire con le verifiche tecniche irripetibili e con l'autopsia nell'ambito delle indagini dei pubblici ministeri milanesi.

L'incidente mortale sul lavoro

I due operai sono stati trovati morti nella tarda mattinata di martedì 28 settembre, verso le 11.30, all'interno di un deposito di azoto nell'ospedale Humanitas Mirasole, in via Rita Levi Montalcini, a Pieve Emanuele (Milano), hinterland sud di Milano. 

Ad accorrere sul posto, nel Campus Ricerca, sede distaccata dell'Humanitas di Rozzano, erano state ambulanze del 118, elisoccorso, vigili del fuoco e carabinieri di san Donato Milanese. A provocare il decesso dei due uomini, entrambi operai della ditta Pè - incaricata dalla Sol Group spa di Monza -, una fuga di azoto liquido all'interno di un serbatoio che stavano ricaricando.

Dopo che alcuni dipendenti dell'Humanitas avevano lanciato l'allarme, i vigili del fuoco del comando provinciale di Milano erano intervenuti per primi mettendo in sicurezza la zona. A nulla purtroppo erano valsi i soccorsi: le due vittime, trovate incoscienti, erano state poi dichiarate decedute dal medico legale. 

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