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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Quattro pazienti salvi grazie al "cuore meccanico" e al San Gerardo

Dal novembre 2011 ad oggi l'ospedale monzese ha curato quattro pazienti grazie alla specializzazione nelle terapie avanzate

Un’operazione al cuore delicata ma di successo e una tecnica d’avanguardia che a Monza oggi ha consentito grazie al cuore meccanico di salvare quattro pazienti che hanno avuto così la possibilità di tornare ad affrontare la loro vita e la quotidianità al meglio.

Venerdì mattina al San Gerardo alla presenza del direttore della ASST di Monza Matteo Stocco insieme all’équipe cardiochirurgica dell’ospedale monzese, diretta dal prof. Giovanni Paolini coadiuvato dal dott. Francesco Formica, si è festeggiato il quinto anno da quando il primo paziente della struttura ha ricevuto l’impianto di una pompa meccanica nel cuore con il sistema denominato assistenza ventricolare sinistra (LVAD).

Era il novembre 2011 quando un infarto cardiaco massivo aveva danneggiato in modo irreversibile gran parte del cuore di un paziente 60enne: dopo aver più volte discusso il caso clinico tra le équipe di cardiochirurgia, cardiologia ed anestesiologia si era deciso di procedere con l’impianto di questo sistema e da quel momento il personale del San Gerardo si è sempre più specializzato nelle terapie avanzate.

Fino ad oggi, dopo il primo caso, sono stati curati dall’équipe cardiochirurgica del San Gerardo altri tre pazienti in gravissime condizioni che si salvati e l'ultimo intervento, eseguito su un paziente di 52 anni, è stato eseguito lo scorso marzo.

“Sebbene da un lato l’utilizzo di questo dispositivo non sia una prima assoluta al San Gerardo – precisa il prof. Paolini - dall’altro lato la sopravvivenza a cinque anni, trascorsi senza complicazioni e con una buona qualità di vita, rappresenta sicuramente un evento importante che sta ad indicare l’elevata efficacia e sicurezza di questo tipo di terapia avanzata”.

“Al San Gerardo – sottolinea Matteo Stocco, direttore generale della ASST di Monza - esiste la possibilità concreta di utilizzare questi avanzati sistemi tecnologici per trattare patologie cardiache estremamente gravi dove la terapia convenzionale non è più sufficiente a mantenere un normale stato di vita. Il mio plauso va all’intera équipe che sta ottenendo risultati sempre più importanti”.

COSA SONO LE POMPE MECCANICHE - Le pompe meccaniche di ultima generazione sono sistemi molto sofisticati, ma al tempo stesso semplici nell’utilizzo da parte dei medici e dei pazienti. Sono costituiti da una scatola metallica cilindrica con un diametro di circa 7 cm ed uno spessore di circa 2-3 cm dove all’interno si trova un rotore che, azionato da un campo magnetico, genera l’energia necessaria per consentire la circolazione del sangue al pari di un individuo sano. Oltre a questa tipologia di pompe a sistema a “centrifuga” ne esiste anche una categoria a funzionamento a “turbina”.

La pompa è collocata all’interno del torace ed è introdotta in parte all’interno del ventricolo sinistro attraverso l’apice: questa aspira il sangue dal cuore danneggiato e lo spinge nell’aorta attraverso una cannula flessibile ed è connessa attraverso un cavo sottilissimo (che passa per la cute dell’addome) a delle batterie di lunga durata che il paziente porta con sé in un marsupio o in uno zainetto. Le batterie vengono giornalmente ricaricate mediante un semplice collegamento alla rete domestica.

La pompa meccanica ha quindi lo scopo di sostituire la funzione contrattile di uno o di entrambi i ventricoli (più frequentemente il ventricolo sinistro) nei casi in cui la funzione stessa sia gravemente compromessa da eventi quali l’infarto del miocardio, le infiammazioni del muscolo cardiaco (miocarditi) o il progressivo peggioramento di un scompenso cardiaco preesistente.

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