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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Carate Brianza

Palpeggia 15enne mentre la porta a scuola, vicino di casa (già ai domiciliari) in carcere

L'uomo, 74 anni, è stato accompagnato in carcere in seguito all'aggravamento della misura dei domiciliari: nonostante il divieto aveva cercato di nuovo di avvicinarsi alla vittima

Nonostante i divieti e gli arresti domiciliari aveva provato comunque ad avvicinarsi alla sua vittima, uscendo di casa nel tentativo di incontrarla e fermandosi fuori dalla porta della sua casa. E così - in seguito alle ripetute violazioni della misura - il pedofilo è finito in carcere. E a dare esecuzione all'aggravio di misura nei giorni scorsi a Carate Brianza sono stati i carabinieri.

Vicino di casa palpeggia ragazzina

Una confidenza che si era presto trasformata in attenzione morbosa con sguardi, apprezzamenti e poi palpeggiamenti. E così, abusando della fiducia che la famiglia della ragazza aveva accordato a quell'uomo - pensionato e vicino di casa - tanto da affidargli l'incarico di accompagnare la giovane a scuola, aveva approfittato di lei, molestandola.

La prima volta anni fa, quando la ragazzina aveva solo tredici anni (2018), palpeggiandola a bordo dell'auto prima di entrare in classe. Ma poi la ragazza anni dopo aveva avuto il coraggio di riprendere con il suo smartphone la scena e raccontare il suo "incubo" ai genitori che l'hanno supportato e accompagnata dai carabinieri a sporgere denuncia. Era maggio 2020.

L'arresto e i domiciliari di fianco a casa della vittima

Nello scorso ottobre poi per il 74enne, sposato e con precedenti per reati contro la persona, era scattato l'arresto con l'accusa di violenza sessuale aggravata e la misura era stata eseguita a Benevento, dove in quel momento l'uomo si trovava, a casa della sorella. Ma dopo poche settimane "l'orco" torna a casa, in Brianza. E la ragazzina si ritrova a vivere accanto al suo molestatore che anzichè rispettare i divieti imposti dalla misura si è reso responsabile di diverse violazioni, tra cui il divieto di avvicinamento alla vittima. E a febbraio scorso sono così scattati ulteriori aggravi di misura. Ma a quel punto il 74enne ha deciso di tornare a Benevento.

I tentativi di avvicinarsi ancora alla ragazzina e il carcere

A metà marzo poi l'uomo era tornato a Monza per il processo nel quale è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione. Nella circostanza, in seguito a un’istanza motivata dalla necessità di cure mediche, il giudice lo ha autorizzato a tornare a scontare i domiciliari nella propria abitazione di Carate. E di nuovo si erano ripetute le stesse scene con le violazioni. Ora il 74enne è finito in carcere.

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